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Ampliare la rete autostradale? No grazie!

16 novembre 2024
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Ampliare le autostrade? Tutte le ricerche degli ultimi anni ci dicono in modo eloquente che le cause dei cambiamenti climatici sono soprattutto da imputare alle fonti energetiche fossili. Ora, da una parte si assiste a un (moderato) invito a voler impiantare termopompe e pannelli solari nelle nostre case, dall’altra si vuole ampliare la rete autostradale creando così altro CO2 mortifero e sottraendo altre terre all’agricoltura, in un territorio già soffocato da cemento, centri commerciali e capannoni (sempre più spesso inutilizzati). Se poi pensiamo alle ingenti cifre che la Confederazione è disposta a tirar fuori dal cappello da prestigiatore, oltre 5 miliardi (ma allora è vero che “i soldi ci sono”...) un paio di riflessioni si impongono: ma è davvero di più autostrade che il nostro paese ha bisogno? Forse ci sono altre priorità: educazione? salute? socialità? protezione dell’ambiente? energia? E non sono tutte.

Ai sostenitori granitici di questo faraonico progetto autostradale vorrei ricordare che la costruzione di questi tratti di asfalto verrebbe iniziata nel 2030, il termine non è dato... Ma non sarà certamente per il 2031. Come sarà la mobilità a quel momento? Ci sposteremo su binari sopraelevati come in alcune città asiatiche? O forse i trasporti pubblici saranno così potenziati che pochi saranno gli utilizzatori delle automobili? Non abbiamo la sfera di cristallo, ma ricordiamo che la Svizzera ha già “perso il treno” una volta negli anni 70 bocciando la futuristica proposta di Sergio Salvioni (liberale come oggi non ne fanno più) sulla costruzione del “metrò alpino”, un AlpTransit globale che avrebbe attraversato tutta la Svizzera e non solo il privilegiato asse nord-sud.
Nel 1984 una nuova proposta per realizzare AlpTransit fu finalmente accettata e l'opera inaugurata nel 2016... Ci era stato promesso che il traffico merci, i camion sarebbero stati dirottati sulla ferrovia; aspettiamo ancora adesso che questo auspicio si concretizzi! Il traffico sarebbe già da subito enormemente ridotto se le misure promesse dal Consiglio federale venissero messe in atto. Ma tant’è... come si usa dire: “Manca la volontà politica”.

Questa volta scegliamo con lungimiranza, adesso, pensando al nostro futuro e soprattutto a quello delle generazioni che verranno dopo di noi votando un etico no all’ampliamento della rete autostradale.

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