laR+ Lettere dei lettori

Dove è finita la tomba di mio padre?

5 novembre 2024
|

Nell’avvicinarsi della ricorrenza dei morti la comunità si raccoglie nei cimiteri in preghiera o in meditazione di fronte all’ultima dimora di chi ci ha lasciato e molti desiderano abbellire le tombe dei propri cari.

Ma può succedere che andando a portare un mazzo di fiori ci si trovi di fronte a un prato verde perché le tombe sono state rase al suolo. È successo a me: la tomba di mio padre morto nel 2001 e sepolto a Caslano, è stata recentemente spazzata via dalle ruspe.

Dopo lo sconcerto e l’incredulità, nel tentativo di capire cosa fosse successo, ci si è rivolti all’ufficio tecnico ed ecco la spiegazione: “Lavori periodici di risanamento” ma un mese prima è stato affisso un cartello all’albo comunale oltre alla segnalazione sul foglio ufficiale. E relativamente alle 59 tombe da distruggere sembra che solo la nostra famiglia non si sia presentata a recuperare la foto di mio padre sulla lapide. Non abitiamo a Caslano ed evidentemente non eravamo al corrente.

E sembra che questa pratica di informazione carente, ridotta a qualche cartello, sia abbastanza diffusa e che siano numerosi nel corso degli anni gli episodi come il nostro; un esempio recente è descritto su laRegione del 24.10.2024 “Spurgo al cimitero senza comunicazione ai parenti”.

Ma ciò che sconcerta è la questione della comunicazione che in un’epoca altamente tecnologizzata permette di fare cose incredibili; e certamente trovare il mio recapito a partire dal nome di mio padre è una performance di ben poco rilievo. Con qualche domanda a ChatGPT a partire dal nome di mio padre, ad esempio, sono riuscito a trovare una relazione diretta di mia figlia con il nonno!

Ma l’ottusità della burocrazia è solo il risultato di un pensiero senza orizzonti e prospettive, e anche l’intelligenza artificiale lo sa.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔