La votazione sulla biodiversità mi fa pensare a una vignetta che avevo visto molti anni fa: un ecologista sul bordo di un dirupo voleva proteggere un fiore raro mentre, dietro di lui, un contadino infuriato lo spingeva giù dalla scarpata con la pala del suo trattore. Questo è quello che si vede ora: un’agricoltura sulla difensiva che teme la protezione dell’ambiente. L’agricoltura deve molto alla protezione della natura perché parte degli introiti sono già oggi garantiti dalle prestazioni per la promozione della biodiversità. Per questo l’agricoltura è un pilastro fondamentale non solo della produzione di alimenti ma anche per la protezione dell’ambiente. Gli ecologisti lo sanno bene e sono grati agli agricoltori per quello che permettono di raggiungere in questo ambito: anche se non sempre le cose funzionano in modo ottimale, il loro contributo è prezioso. Non temete, la votazione per la biodiversità non porterà l’agricoltura all’estinzione ma ne rafforzerà il contributo per il nostro pianeta. Gli scenari catastrofici paventati sono solo delle rappresentazioni delle paure del mondo agricolo: sono lecite e comprensibili ma sono state strumentalizzate ed enfatizzate. Della vignetta citata manca però ancora un pezzo: dietro al contadino ignaro, un enorme bulldozer sta spingendo il trattore a sua volta nel dirupo. Il messaggio è chiaro: anche se agricoltura e protezione dell’ambiente sono in disaccordo su alcuni temi, hanno in realtà molti interessi comuni per i quali devono collaborare: il vero nemico è l’avanzata della cementificazione, prima causa della distruzione dei terreni. Purtroppo è più facile prendersela con la protezione dell’ambiente che con la nostra società e noi stessi, ingordi di terreni e risorse. Voterò sereno per la biodiversità.