laR+ Lettere dei lettori

La nostra pregiata tv

Avendo presenziato l’8 giugno quale ospite all’assemblea annuale Ssr.Corsi nell’Auditorio Stelio Molo di Lugano ho avuto il piacere di ascoltare tutti i referenti e chi più chi meno hanno menzionato l’iniziativa popolare federale “200 Fr bastano”, tema molto sentito ovviamente.

È stato interessante apprendere con quanto impegno negli anni si è costruita a livello nazionale una Tv in quattro lingue nazionali, con programmi informativi che coprono ad ampio raggio praticamente ogni aspetto sociale svizzero a beneficio dei cittadini.
È stato fatto notare che a livello mediatico questa soluzione nazionale è unica al mondo, inoltre la qualità tecnica dei nostri programmi è davvero ottima. L’autoelogio per quanto utile sia dovrebbe però anche lasciare spazio, specie in una democrazia come la nostra, a una critica costruttiva laddove il cittadino nota delle carenze alquanto vistose. Ricordo una puntata Rsi di Falò del 2010 (circa) nella quale il giornalismo investigativo regnava sovrano e dove venne messa a nudo la dubbiosa gestione informativa della farmaceutica sull’aviaria, con tanto di dettagli di interessi e profitti miliardari della stessa. Noto che negli ultimi dieci anni questo giornalismo investigativo e critico è andato via via scomparendo, fino ad andare a sfociare negli ultimi 4 anni, in un sempre più inspiegabile pensiero unico dominante.

Personaggi di spicco intervistati e presentati nelle nostre Tv nazionali ed elogiati quali esperti nei loro vari campi, dopo che si sono permessi di chiedere ragguagli sulla gestione pandemica, da 4 anni a questa parte sono completamente spariti dai nostri schermi e giornali. Oramai è prassi che informazioni pertinenti o gli eventi ritenuti scomodi vengano occultati in Tv, purtroppo il silenzio è sia fake news che disinformazione.