Sono un imprenditore attivo nell’alto Ticino. La nostra azienda di famiglia da anni offre una cinquantina di posti di lavoro in Leventina.
Da imprenditore so per esperienza diretta che gli investimenti necessitano di adeguate condizioni quadro. Chi si lancia in un investimento valuta attentamente diversi parametri prima di prendere la decisione definitiva. La fiscalità è uno dei parametri che gli imprenditori esaminano nell’ottica di decidere un investimento. Attualmente i Cantoni svizzeri, per mantenere e attrarre buoni contribuenti e investitori si fanno reciprocamente concorrenza. Il Ticino è per contro fermo al palo da decenni. Nella classifica siamo ancora nelle ultime posizioni. Le nostre aliquote sono tra le più penalizzanti di tutta la Svizzera. Con la riforma si vuole rientrare nella media nazionale. Accettando la riforma fiscale ridiventeremo attrattivi e concorrenziali al pari degli altri cantoni e avremo più possibilità di mantenere i buoni contribuenti sul nostro territorio e di attrarne di nuovi. Nuovi investimenti significano nuovi impieghi e nuove entrate fiscali che significano più soldi per lo Stato che potrà finanziare la propria attività e quelle prestazioni a favore delle persone meno fortunate. La riforma fiscale rappresenta una opportunità per ridare lustro al Ticino. Inoltre, e non è un aspetto secondario, votando sì il prossimo 9 giugno eviteremo un aumento generalizzato del 3% di imposte per tutti noi, indipendentemente dal reddito imponibile. Infatti, senza la riforma fiscale diventerà definiva la decisione già adottata dalle pubbliche autorità di aumentare il coefficiente cantonale d’imposta dal 97% al 100%, già per il 2024. Per queste ragioni un sì alla riforma fiscale andrà a vantaggio di tutta la popolazione del Ticino.