laR+ Lettere dei lettori

Forza e potere della parola!

Usiamo le parole per comunicare: sono indispensabili e anche capaci di influenzare la nostra realtà. A volte le usiamo in modo inappropriato o a sproposito, senza rendercene conto.
Può anche succedere che risultino piuttosto sgradite, in termini non corretti, se non addirittura anche offensive.
Se penso a quelle tante volte in cui si rende palese una violenza verbale rivolta a chicchessia o all’inconsistenza di certe esternazioni, verrebbe la pena di astenersi e tacere!
Le parole sono troppo importanti per poterle esprimere senza l’attenzione che meritano. Usate per ferire verbalmente qualcuno, diventano uno strumento che inasprisce i rapporti e le relazioni fra persone, generando infelicità e rivalità.
Le parole, in qualsiasi contesto linguistico si collochino, sono espressione dell’intimo sentire, del senso di appartenenza a un gruppo, a una etnia, a una nazione.
Come, ad esempio, l’acqua è la principale sorgente di vita per il corpo, la parola lo è per il nostro essere creature umane.
Alcuni sentimenti esistono dal momento in cui riusciamo a dar loro un nome, estraendoli da un turbinio di sensazioni.
Se nominiamo qualcosa le diamo il permesso di esistere e di farsi riconoscere dalla nostra coscienza. Dovremmo poterci chiedere se siamo soddisfatti dell’uso che facciamo del nostro linguaggio e quindi del rapporto con le parole che usiamo...
Varrebbe pertanto la pena di chiederci se nel nostro abituale repertorio linguistico ve ne fossero alcune che converrebbe sostituire con altre ancor più gentilmente rivolte nell’intento di ottenere la realizzazione di un desiderio…
Penso in particolar modo a espressioni quali “desidererei, gradirei” invece che il presuntuoso e arrogante “voglio, pretendo”, e quindi un modo più fine e cortese di formulare una richiesta.