Ho letto su laRegione che probabilmente si va verso un decreto di abbandono nella ricerca dei responsabili per la demolizione dell’ex Macello. Niente di nuovo sotto il sole. Si poteva già immaginare che nessuno avrebbe avuto voglia di andare a bussare alle porte dei signori dei piani alti. Come diceva mia nonna: “Non sputare nel piatto dove mangi”.
Per uscire da questa impasse si potrebbe ancora una volta dare la colpa ai Molinari. Sono stati sicuramente loro a contattare e a pagare l’impresa per distruggere lo stabile, tanto per fare un dispetto al Municipio liberaldemoleghista. In pochi giorni hanno raccolto 50mila franchi: è ormai noto che molti Molinari sono avvocati e fiduciari attivi sulla piazza finanziaria luganese. Dando la colpa a loro salviamo “capra e cavoli”: la capra che sta in governo a Bellinzona e i cavoli che stanno in comune a Lugano. E salviamo anche il buon nome della Repubblica delle Banane.