Entro il 22 settembre il popolo svizzero è chiamato a votare su un principio fondamentale da inserire nella Costituzione, quello di esercitare maggiore sforzo per la biodiversità e il patrimonio paesaggistico e culturale del nostro Paese. Il testo non specifica la quantità di superficie da mettere sotto protezione: se l’iniziativa dovesse venire accettata, sarà compito del Consiglio federale, del Parlamento e dei Cantoni elaborare e presentare una proposta in tal senso. A fronte di tanta disinformazione perpetrata dai contrari, la Società Botanica Ticinese e la Società Entomologica della Svizzera Italiana che rappresentiamo, intendono sottolineare unitamente l’importanza di ancorare questo principio nella Costituzione svizzera, votando sì all’Iniziativa biodiversità. Per poter beneficiare anche in futuro dei servizi vitali forniti dalla natura, alla base della nostra stessa sopravvivenza, dobbiamo salvaguardare gli ambienti e le specie minacciati d’estinzione. I nostri fiori, i nostri insetti e il nostro paesaggio culturale lo meritano e, se ciò non bastasse, lo meritano le nostre generazioni future.
Le due società raggruppano oltre 140 persone con profonde conoscenze, rispettivamente della flora e degli insetti del sud delle Alpi. Si tratta di esperti amatoriali e professionisti, che perseguono gli obiettivi delle rispettive società, in particolare quello di promuovere la conoscenza di queste specie in generale e, soprattutto, quelle della nostra regione. Molti di questi esperti studiano e monitorano la flora e gli insetti da decenni e hanno potuto constatare di persona il rapido degrado di alcuni ambienti (molti dei quali appartengono al paesaggio culturale ereditato dai nostri avi), così come la loro contrazione o sparizione, dovuti in primis all’urbanizzazione dilagante, all’intensificazione dell’uso del territorio, all’abbandono delle superfici agricole periferiche, alle specie esotiche invasive e al cambiamento climatico. Non possono quindi che confermare le tendenze negative e le minacce che incombono sulla diversità di piante e insetti e sugli ambienti che li ospitano, come evidenziato anche dalla comunità scientifica nazionale. Queste evidenze si basano su analisi di dati che si riflettono nelle Liste Rosse delle specie e degli ambienti minacciati, seguendo i criteri imposti dagli standard scientifici internazionali. Concordano pure sul fatto che se non verranno prese misure urgenti le tendenze non miglioreranno. Non per altro le due società collaborano con le autorità cantonali e nazionali nel monitoraggio delle specie più minacciate e prioritarie per la conservazione, organizzando censimenti su base volontaria, altrimenti non possibili vista l’assenza di mezzi finanziari a tale scopo.
La Società Botanica Ticinese e la Società Entomologica della Svizzera Italiana invitano quindi la popolazione a sostenere l’iniziativa votando sì.