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Antenne di telefonia: nessun pericolo per la salute

Cinquemila approfondimenti scientifici: è questo il numero complessivo di studi considerati da un documento commissionato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a caccia di risposte alla domanda: le radiazioni dei telefonini sono suscettibili di favorire tumori al cervello?

Le notizie di studi che non trovano una correlazione tra telefonia mobile e danni alla salute si susseguono regolarmente e occupano le prime pagine nei media. Secondo gli esperti però quanto pubblicato per conto dell’Oms è più rilevante che mai, poiché prende in considerazione un numero enorme di lavori svolti tra il 1994 e il 2022 (e in massima parte commissionati da enti pubblici), con particolare attenzione a oltre una sessantina di questi, i più ampi e rilevanti nel mondo accademico. L’esito è lampante: gli utenti di telefonia mobile non hanno un rischio superiore di sviluppare forme tumorali al cervello. I vari studi considerati per allestire la panoramica considerano tutte le categorie di persone, da coloro che utilizzano molto intensamente il telefono per lavoro, o che per professione si muovono nelle vicinanze di antenne. La panoramica evidenzia anche come non vi siano legami con la qualità del sonno, l’infertilità, i mal di testa o altri disturbi. Il tutto anche in una prospettiva di lungo termine.

Sulla base dei fatti e delle cifre a disposizione il pericolo sulla salute non dovrebbe più essere un tema. Ma i più scettici possono essere (forse?) tranquillizzati ulteriormente dal fatto che i valori massimi di radiazione in Svizzera sono ben 10 volte inferiori a quelli di gran parte dell’Europa e costituiscono così un ulteriore fattore di precauzione. Detto in altri termini, se per viaggiare sicuri in autostrada all’estero si pone un limite di 120 km/h, qui in Svizzera, si può viaggiare al massimo a 12 km/h.

Ma come spiegare allora le attualmente oltre 2’500 domande di costruzione pendenti a livello svizzero – quasi un centinaio in Ticino – che rendono lo sviluppo dell’infrastruttura di telefonia mobile costoso in termini di soldi e di tempo e rischiano di creare problemi non indifferenti agli utenti? Il consumo e la crescita esponenziale dei dati mettono sotto pressione gli operatori, impegnati a evitare blocchi e blackout, che tanto sembrano lontani ma che purtroppo non lo sono. Intanto in tutta la nazione aumentano gli esempi di licenze di costruzione ottenute dopo molti anni – talvolta è necessario aspettare un decennio, fino alla decisione dell’ultima istanza – che generano oneri a tutte le parti coinvolte e alla fine non permettono di costruire l’antenna poiché i materiali e la tecnologia sono superati.

Le paure della popolazione vanno prese sul serio. La panoramica di studi dell’Oms costituisce una risposta forte e, si spera, in futuro permetterà un dialogo basato sui fatti al posto di battaglie legali che non sono nell’interesse di nessuno.