Monopattini elettrici: urge una regolamentazione

La dimensione che ha ormai assunto il fenomeno, perché di fenomeno (di moda) si tratta, dei monopattini elettrici è francamente preoccupante.
Se ne vedono sempre di più, su ogni tipo di strada, anche quelle molto trafficate, ad ogni orario, non sempre muniti di luci e, di regola, condotti da persone senza casco. Sono veicoli molto instabili e come tali idonei a provocare al guidatore lesioni letali alla minima collisione con qualsiasi altro utente della strada. Eppure questi veicoli aumentano in maniera esponenziale, nell’apparente indifferenza, o presunta impotenza, delle Autorità. Se solo penso a quando eravamo giovani e guidavamo i motorini e a quanto erano attenti i controlli delle varie Polizie comunali nei nostri confronti, rimango stupefatto della tolleranza, eccessiva, che si registra attualmente verso i monopattini elettrici.
Su certi aspetti della circolazione stradale (ma non solo) pare essersi instaurata una sorta di preoccupante anarchia: ognuno va dove e come vuole, anche se è vietato. Eppure le regole ci sono e basterebbe farle rispettare, nell’interesse prima di tutto degli stessi utenti, di regola giovani, di questi mezzi molto precari. Tale indifferenza è per me un preoccupante segno dei tempi verso questi ragazzi, pensando che il cappuccio delle loro felpe li possa proteggere dalle cadute oltre che, ovviamente, dal freddo.
Ritengo al contrario che un occhio attento, e giustamente severo, sia necessario.
Già ci sono stati morti per cadute davvero banali. Bisogna reagire tutti, con una sensibilizzazione tramite un’informazione adeguata, ma anche con interventi diretti, all’inizio non repressivi, da parte delle forze di polizia. Da subito andrebbero però sanzionati i veicoli non muniti di luci adeguate. E come prima misura, davvero urgente, andrebbe introdotto l’obbligo del casco, che dovrebbe peraltro riguardare anche i ciclisti. Così non si può più andare avanti.