Rispetto a qualche tempo fa, ogni tanto vengono citate le cooperative d’abitazione di utilità pubblica, ma purtroppo sono in pochi a sapere veramente cosa sono e soprattutto come funzionano e quali vantaggi apportano non solo a chi ci abita ma a tutta la società. Certamente la trasmissione Patti Chiari sul tema Caro affitto (10 novembre 2023) ha dato visibilità ed ha stimolato la curiosità, ma manca ancora l’autentico interesse a sviluppare progetti abitativi della cosiddetta “terza via”, cioè quella a metà tra l’essere inquilino e l’essere proprietario. Peccato che nell’articolo pubblicato su laRegione il 15.01 “Casa, il peso diverso di affitti e ipoteche – Chi è in affitto soffre, chi ha un’ipoteca meno” non si sia fatto accenno a questa terza via dell’abitare. Sarebbe stata un’opportunità per spiegare che i soci abitanti di una cooperativa pagano l’affitto basato sui costi effettivi che comprendono anche gli interessi delle ipoteche. Spesso i finanziamenti delle cooperative vengono ammortizzati di più rispetto ad altri tipi di proprietari. I loro affitti non vengono aumentati seguendo l’innalzamento del tasso di riferimento; infatti, l’aumento degli affitti degli appartamenti di una cooperativa è molto probabilmente più contenuto rispetto a quello di appartamenti a reddito.
I costi per alloggio sono una voce importante nel budget delle famiglie. Progetti abitativi innovativi per il Ticino, sostenibili dal punto di vista finanziario, ecologico e anche sociale potrebbero contribuire a portare un nuovo equilibrio tra le generazioni, tra gli strati sociali senza creare ghetti e potrebbero vivacizzare quartieri nonché stimolare l’economia locale.
Realizzare progetti abitativi adeguati alle diverse esigenze e a costi accessibili potrebbe essere una maniera per attirare giovani, magari anche qualche famiglia di frontalieri, e per offrire soluzioni alternative per abitazioni per persone anziane a costi nettamente inferiori rispetto a quelli di case per anziani.
Come facciamo a stimolare un maggiore interesse affinché si capisca come funzionano questi progetti ognuno con le proprie caratteristiche? Perché non sfruttiamo maggiormente il Programma Speciale della Confederazione che, a determinate condizioni, riconosce prestiti a tasso zero per i primi 10 anni per risanamenti energetici di edifici residenziali di utilità pubblica? Perché non c’è ancora un vero dibattito sulla politica dell’alloggio? Forse inizia anche grazie a un'interrogazione al Municipio di Locarno dal titolo “La Città si impegna o intende impegnarsi per una politica degli alloggi sostenibile e di qualità per tutte e tutti?”. CASSI vi può dare informazioni (www.cassi.ch).