Da semplice utente, qualche riflessione su terza corsia e PoLuMe. Tra Lugano Sud e Mendrisio ci sono 18 km. Cioè, una porzione minima dell’intero percorso Stoccolma-Palermo di 3’310 km. Ma traffico intenso, ingorghi, ritardi, incidenti. Ovvio che si debba rimediare a questa situazione. Secondo l’Ustra, la soluzione giusta sarebbe la terza corsia dinamica. Ma gli oppositori non la vogliono, perché comporterebbe un aumento dei disagi, in base all’idea che "tutte le strade portano a più traffico". È vero che tocca trovare soluzioni concrete (sottolineo, concrete!): auto elettrica, mobilità dolce, trasporto pubblico, contenimento del traffico. Ma anche così resterà il problema di quei 18 km. Certo, la terza corsia e i lavori necessari non piaceranno a proprietari e abitanti di casette situate nei dintorni. Ma in casi simili, l’interesse pubblico dovrebbe prevalere. Purché i proprietari toccati siano espropriati e indennizzati adeguatamente.
Al momento pare invece di assistere a una demonizzazione della terza corsia, a una specie di battaglia ideologica che non tiene conto della realtà. E la realtà ci dice che, non su Marte ma in Ticino, la terza corsia c’è già! Ad esempio: la circonvallazione di Mendrisio, la rampa nord del Ceneri, la circonvallazione di Bellinzona e, in Leventina, l’accesso a Faido e Quinto-Ambrì sono già a tre corsie. In totale, fanno una quarantina di chilometri. Si aggiunga che, in Romandia, tra Morges Est e Losanna, la terza corsia dinamica c’è già. E funziona benissimo: appena il traffico aumenta, si accende il semaforo verde della corsia d’emergenza e la circolazione si snellisce immediatamente mentre la maggior parte dei problemi si risolve da sola.
Inoltre, non è sempre vero che "più strade portano più traffico". L’esempio è sotto i nostri occhi. Le tratte ticinesi a tre corsie sono in genere assai poco frequentate. Basta percorrere la circonvallazione di Bellinzona o l’autostrada fino a Quinto-Ambrì: si vedono quasi sempre pochi automezzi. Non sembra dunque che qui la terza corsia abbia attirato migliaia di temuti autoveicoli supplementari.
Allora, sorge la domanda: perché mai la terza corsia per Ambrì sì, ma per Lugano e Mendrisio no? Difficile dire quale sia la soluzione migliore, ma l’impressione è che qualcuno voglia risolvere un problema concreto con una soluzione ideologica…