Sarò decisamente in anticipo ma, in tempi non sospetti, voglio dire ciò che farò in occasione delle prossime elezioni cantonali del 2023 anche perché, diciamocelo, non ci saranno “astri nascenti” dell’ultimo minuto (mai fidarsi delle apparizioni dal nulla…) poiché di politici rodati e non telecomandati dai propri partiti (nessuno escluso) non ne vedo e, se del caso, saranno di “riempimento lista”.
In più ci sarà da confrontarsi con una partecipazione in calo (chiedersi il perché?) e questo l’abbiamo potuto leggere in questi giorni grazie a uno studio/ricerca fatto qui in Ticino.
Questo è quanto, il resto è il solito politichese.
Sul Consiglio di Stato attuale non ho, come molti mi pare, una grande considerazione politica e non, per cui il voto “al meno peggio” lo lascio ad altri, anche perché una volta può andare ma poi diventa decisamente frustrante e poco intelligente.
A partire da quello che ci vendeva la “Fashion Valley Ticino” come un’importante risorsa futura per l’economia ticinese (?) e poi sappiamo tutti come è andata miseramente a finire.
A proposito, chi ci mette tutti i milioni persi in questa geniale trovata? Il personaggio interessato o il povero e tartassato contribuente ticinese? Risposta facile, purtroppo.
Rimpiango Paolo Beltraminelli, che ha pagato più del dovuto lo scandalo “Argo1”, quando c’erano tre alti funzionari liberali coinvolti nella vicenda (tutto dire…), mentre ora c’è chi non si ricorda più di aver firmato la petizione a favore del Cardiocentro. Ridere per non piangere.
Dei socialdemocratici ho già scritto in precedenza: prima approvano in Parlamento una legge sul salario minimo che raggiungerà, nel 2024, la strepitosa cifra di Chf 20 all’ora lordi (ma chi si difende?) e poi si lamentano perché c’è qualcuno che sfrutta al ribasso i cavilli di questa brutta legge, che loro stessi hanno votato. Perché non l’avete rifiutata subito? Poi è chiaro che c’è chi si è comportato peggio, ma allora non accettate certi compromessi!
Della Lega in Governo, molto liberale, decideranno i propri elettori che, anno dopo anno, stanno dimostrando di essere sempre meno d’accordo con questa linea, e le perdite agli ultimi appuntamenti elettorali lo dimostrano. L’Udc farà ancora l’utile portaborse?
Per concludere io so già adesso cosa farò nell’aprile 2023, e cioè una bella e linda scheda bianca nell’urna, per cui vado a votare; piaccia o non piaccia a quelli che citano a sproposito Gramsci (?) ma che con la politica ci campano (mandati e incarichi) e mi fermo qui…
All’occorrenza io potrei citare Giorgio Gaber, una volta osannato proprio da quella sinistra che ora fa finta di non averlo mai conosciuto. Ma per piacere.