I dibattiti

Lombardi e Nancy, modi diversi di fare politica

A Locarno ha fatto discutere la scelta di rinnovamento socialista, molto diversa (ad esempio) da quella Ppd luganese

21 gennaio 2021
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In vista delle comunali di aprile sono giorni in cui i partiti svelano le liste elettorali. A Locarno ha fatto e farà discutere la scelta del Partito socialista che, insieme agli alleati di sinistra, ha cambiato 5 dei 7 componenti della lista presentata un anno fa. Tra questi non sono stati ripresentati dal Ps Bruno Cereghetti e il sottoscritto, ritenuti dai commentatori due “nomi forti”.

La scelta è ricaduta a favore di altre due persone probabilmente meno conosciute. Una scelta, quella del comitato sezionale, che è stata accolta con entusiasmo in assemblea e che sostengo appieno anche come co-presidente cantonale. La coraggiosa linea intrapresa è quella del rinnovamento, quella di mettere davanti ai nomi le idee, i valori, il lavoro per la collettività dimostrato all’interno del partito. Questa scelta è dettata da una visione che non si esaurisce in una votazione, ma che vuole avere uno sguardo sui prossimi (almeno) 10 anni e che getta delle solide basi per il futuro! Se fosse stato eletto Cereghetti, le cui capacità sono indubbie e apprezzate nel partito, ci saremmo però trovati con un municipale che è entrato in carica la prima volta in quel consesso quasi 30 anni prima. Se fossi stato io l’eletto avremmo invece assistito a un giovane con 3 cariche importanti, Gran Consiglio, presidenza e Municipio, che mi avrebbero reso un politico professionista, slegandomi dal territorio e dall’ambito professionale.

Uno scenario ed un accentramento di cariche che non avrebbe fatto bene soprattutto al partito che ho l’onore di rappresentare. Due scelte che non sarebbero state all’insegna di un approccio socialista: esserlo significa anche sapersi fare da parte per il prossimo, significa, a differenza di altri partiti, dare la possibilità a chiunque abbia capacità e impegno di accedere a qualsiasi carica, senza valutare unicamente il cognome o i voti che porta. Un approccio socialista è anche puntare davvero su una donna capace come Nancy Lunghi in un Municipio di soli uomini quale quello di Locarno; nonostante la giovane età e il nome ancora poco conosciuto, Nancy ha già avuto un’esperienza come municipale in un Comune svizzero tedesco e ha dimostrato grande capacità: non certo un salto nel buio! Competente, giovane, femminista ed ecologista.

Ma perché in questo cantone sembra che siano solo qualche decina le persone a saper fare le cose? Guardate le cariche politiche, i CdA, le grandi associazioni: sempre i soliti noti. Di questo modo di fare politica, che sacrifica sull’altare del risultato elettorale a corto termine (e ai favori tra pochi) molte persone nuove, è perfettamente emblematica la candidatura di Lombardi.

Ognuno faccia le sue scelte, noi socialisti abbiamo puntato, dove possibile, al rinnovamento, alla democratizzazione dell’accesso alle cariche, alla parità e al ringiovanimento nei fatti e non a parole con donne e giovani “riempi lista” per questioni di quota. Quindi sì, questa non sarà la lista più forte possibile dal profilo dei nomi, ma è una lista forte di coerenza, è una lista che detta un modo diverso di intendere la politica e sono certo che gli elettori progressisti locarnesi la apprezzeranno.

Mi impegnerò come se ci fossi anch’io su quella lista, perché come nel calcio, non importa il nome che c’è scritto dietro (quelli passano), importa il simbolo della squadra che si ha sul petto. E un partito, per come lo intendo io, non dovrà mai essere dipendente da pochi, ma disponibile a tutti, trasparente e senza privilegi.