Sono nata e cresciuta a Massagno. Ho dei bellissimi ricordi della mia infanzia qui, tant’è che ho deciso di crescerci le mie bambine. Ma per loro non sarà mai la stessa cosa: Massagno è cambiata.
Le nostre bellissime case sono state rase al suolo per dare vita ad enormi palazzi, ingombranti e semi vuoti. Gli spazi verdi a disposizione sono sempre più ridotti. E questo ha conseguenze sull’aria che respiriamo ma non solo.
Penso ai nostri bambini, che hanno visto i loro spazi degradarsi nel tempo. Uno scenario triste e a volte pericoloso: non c’è un solo parco completamente recintato. E così ci si ritrova a rincorrere il pallone in strada, o peggio ancora i bambini stessi. Penso ai nostri anziani, che meritano una panchina immersa nel verde, all’ombra, su cui sedersi in una giornata soleggiata a prendere un po’ d’aria vera, soprattutto ora che mancano i contatti con i loro cari. Penso ai nostri adolescenti, che nell’ultimo anno sono stati completamente oppressi e non hanno avuto modo di frequentarsi in tutta sicurezza. Non è stata data loro alcuna prospettiva. Meritano più attenzione, spazi e stimoli positivi. Sono giovani adesso, non domani. Penso ai nostri cani, che ormai per trovare un posto dove fare i bisogni devono fare acrobazie.
Eppure Massagno è il comune con la quarta più alta densità di popolazione della Svizzera intera. Credo sia giunto il momento di dar loro uno spazio dedicato. Un ultimo ma non meno importante mio pensiero è rivolto alla mobilità lenta. Abbiamo bisogno di più zone pedonali e piste ciclabili, per la sicurezza di tutti. Non è ammissibile che le persone debbano rinunciare a muoversi in bicicletta perché non si sentono al sicuro. È giunto il momento di cambiare rotta. Cambiare si può e si deve.