Sostenibilità è l’impiego delle risorse in modo etico e duraturo, qualsiasi modello economico basato su energie non rinnovabili inquinanti e sulla crescita, non lo è. Automatizzazione e standardizzazione escludono proprio una delle risorse più preziose, quella umana, ridotta a mera consumatrice. Inclusione è l’accoglienza di chi non corrisponde alla media di uno specifico momento e luogo, mettendo al servizio della comunità tutta l’esperienza umana, senza escludere o portare come un peso nessuno. La normalità è una questione di maggioranza, sulla quale si basano le nostre infrastrutture e sistemi, non ne sono però escluse solo le minoranze ma anche le donne, seppure in maggior numero. Parità è riconoscere che siamo una colonna portante della società, ma quasi solo rappresentate a livello decisionale quando libere dalle incombenze famigliari, quindi lontane dai reali bisogni di madri, figli e anziani. Non può essere raggiunta con calcoli matematici, in un processo selettivo pensato e gestito prevalentemente da uomini. Investiamo in una società sostenibile, inclusiva e paritaria alla nascita di ogni nuovo cittadino. Onoriamo la diversità biologica delle mamme e lo sviluppo dei bambini, favorendo l’allattamento e il sostegno dei padri. Consentiamo la partecipazione nella collettività con una socializzazione sin dalla più tenera età, asili nido e scuole come seconde case invitanti per tutti. Accompagniamo le difficoltà d’inserimento in un percorso pedagogico che valorizzi l’apporto al gruppo, ponendo l’accento sull’insegnamento differenziato non su terapie che stigmatizzano chi diverso. Non ci sono bambini Base e Attitudinali, donne e uomini, svizzeri e stranieri, ma persone tutte diverse e il loro prezioso contributo per una comunità più equa, pulita e sicura. Diamogli voce.