Bellinzona

Una cultura che non si dimentica della cittadinanza

Sebbene ci troviamo in un periodo estremamente duro e complesso dato dall’insorgenza e dal proseguimento della pandemia, permettetemi di dire che in tutto questo marasma d’incertezza per il futuro, vi è la possibilità di scorgere un lato positivo; la popolazione, sempre più, si sta rendendo conto di quanto la cultura e l’aggregazione in generale siano parte integrante della nostra società. Ci manca andare a teatro, a un concerto, a una mostra.
Ma la città di Bellinzona – anche prima dell’inizio di questa triste pagina di storia mondiale – come si posizionava? Purtroppo, non così bene. Certo, possiamo notare la presenza di un teatro, di un museo, ma indubbiamente non vengono esaltati come si dovrebbe. Molto il potenziale della Città, pochi gli investimenti fatti per promuoverlo.
Il nostro obiettivo per la prossima legislatura? Sviluppare nuove prospettive e migliori metodologie per catturare il valore sociale più ampio della cultura. Rendiamo il mondo della cultura più fruibile e attraente agli occhi dei nostri e delle nostre cittadine che spesso fanno fatica a entrare in sintonia con quanto si offre ed evitiamo che la cultura permanga prerogativa esclusiva del turismo. In futuro vorremmo farci portatori e portatrici di un nuovo approccio alla gestione del patrimonio culturale che, ribaltando le desuete e “classiche” logiche, suggerisce altrimenti l’adozione di dinamiche di gestione strategica e di marketing territoriale come strumenti efficaci di valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e territoriale.

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