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La cultura per il futuro di Bellinzona

A distanza di tre anni dalle ultime elezioni comunali, la nostra città si trova di fronte alla necessità di una profonda riflessione su un tema cruciale per tutta la cittadinanza: la cultura. In questo momento di transizione post-pandemia è più che mai necessario porre al centro dell'agenda politica un’azione che valorizzi in modo finalmente deciso e coraggioso il ruolo dell’offerta e della produzione culturale.

I professionisti di questo settore hanno attraversato sfide senza precedenti durante il periodo pandemico, subendo gravi ripercussioni anche sul piano economico. Ciò che è avvenuto ha messo in luce quanto sia imperativo garantire un sostegno finanziario adeguato agli operatori e alle operatrici dei vari settori della cultura indipendente, a tutela della produzione culturale nel suo insieme e della loro stessa sussistenza.

La cultura non va considerata come un privilegio, ma come un fondamentale bisogno dell'anima per il benessere e lo sviluppo della nostra comunità. È perciò essenziale renderla inclusiva e accessibile a tutti e tutte. È nostro dovere far sì che i giovani si possano confrontare con varie forme di riflessione e creazione artistica sin dalla più tenera età, grazie sì al ruolo cruciale della scuola, ma anche tramite un tessuto di iniziative che sia messo nelle condizioni di proporre un’offerta ricca, variegata, plurale e stimolante, a beneficio delle famiglie, della collettività e di ogni persona.

Per consentire alla cultura di prosperare sono indispensabili un impegno politico concreto e una visione strategica a lungo termine. Ciò significa non solo riconoscerne il valore intrinseco, ma anche garantirle finanziamenti stabili e duraturi, così com’è urgente mettere a disposizione, soprattutto per le giovani generazioni, spazi e luoghi d'incontro che favoriscano lo scambio di parola e la formazione di una comunità culturale vibrante e inclusiva.

Per farlo propongo di destinare il 2% del budget annuale del Comune al sostegno della cultura, con un approccio volto esplicitamente al coinvolgimento di tutte le fasce della popolazione, allo scopo di garantire un sostegno alle associazioni, agli enti e alle persone che lavorano in questo settore. Un investimento che serva alla realizzazione di un ampio ventaglio di offerte in cui le cittadine e i cittadini di tutte le generazioni e di tutti i quartieri si possano riconoscere con i loro bisogni e le loro sensibilità. Ritengo perciò necessaria una politica dei prezzi che non ostacoli la curiosità di nessuno: penso alla gratuità di taluni eventi, a biglietti d’entrata e abbonamenti a prezzi moderati e a un passaporto per le varie attività.

Investire nella cultura equivale a investire nel futuro. La cultura ci lega al nostro passato, ci ispira per l’avvenire e arricchisce le nostre vite. È giunto il momento di valorizzarla pienamente, sostenendo ciò che già esiste e promuovendo attività nuove, affinché la nostra città possa crescere e prosperare, coltivando vitalità, riflessione, benessere e cittadinanza.