Da quando è stato presentato il Nuovo Quartiere Officine si moltiplicano le proposte a effetto. Da quelle di trasferire il Liceo o la Commercio, scaturite da prese di posizione di parte dei docenti, seguite a breve da una mozione di tutti i partiti presenti nell'Esecutivo cittadino, a quella del vicedirettore della Scuola Arti e Mestieri Matteo Mozzini, che vedrebbe molto più appropriato il trasferimento di quest'altra istituzione. Quest'ultima proposta in palese odor di conflitto d'interessi in quanto il suddetto vicedirettore, e non un semplice docente, è pure candidato Plr al Consiglio comunale della Città, come giustamente fatto notare dal direttore del Decs Manuele Bertoli. Proposta pure seguita da una mozione, questa volta del Gran consiglio.
Guarda guarda, primo firmatario Fabio Käppeli, aspirante al Municipio turrito pure per il Plr. A quella di una nuova sede Supsi ipotizzata dall'attuale capo Dicastero territorio e mobilità Simone Gianini, sempre Plr. Che tre esponenti del medesimo partito, tutti in lista per uno o l'altro scranno, propongano quasi contemporaneamente il trasferimento su questo sedime di tre scuole diverse, che godono di una loro collocazione già assodata, appare perlomeno bizzarro e poco coerente, lasciando più di un dubbio sulla credibilità delle fantasiose proposte. E questo sarebbe il partito che ambisce a impossessarsi di nuovo del Dipartimento educazione cultura e sport.
L'unica proposta finora credibile e con solide fondamenta è quella dell'architetto parigino-mesolcinese Gabriel Bertossa, che propone un immenso giardino urbano. Quello che potrebbe essere considerato a ragione un piccolo "Central Park", che poco ha a che vedere con la striscia di verde attorniata da palazzi di 6 /7 piani proposta dal Mandato di studio parallelo.