Dopo la recente approvazione del preventivo 2024 da parte del legislativo cantonale, si può legittimamente sostenere, che la politica economica perorata negli ultimi anni dalle nostre autorità cantonali, è stata quella di ridurre le spese sociali per sgravare i redditi più alti, trickle down economics. Questa scelta nell’immediato ha portato un beneficio, oggettivabile nei consuntivi dello stato, che mostrano di anno in anno un notevole miglioramento in rapporto ai preventivi. Un fenomeno che se si individuasse in un solo anno, lo si potrebbe definire un errore o caso isolato, così non è, perciò si deve darne atto che nel breve termine è stato pagante. Le conseguenze per contro di questa politica sono le disuguaglianze che si sono create e che si intravvedono, nell’abbassamento del ceto medio, oltre all’innalzamento delle persone bisognose di aiuti sociali e sussidi vari. Nel futuro la preoccupazione maggiore consiste nei tagli all’istruzione, i quali potrebbero danneggiare la futura produttività e competitività di questo Cantone. Inoltre un aspetto importante da considerare, è che in futuro sarà sempre più difficile garantire la stabilità economica e la coesione sociale, in quanto per il cittadino sarà sempre più difficile comprendere il paradosso, che i benefici fiscali a poche persone facoltose, uniti ai risparmi per le fasce più deboli, possa accontentare l’intera popolazione, già penalizzata da salari che risultano essere i più bassi di tutta la confederazione. Per concludere vedrei bene che nei prossimi anni si abbia il coraggio politico di decidere cambiamenti strutturali dell’economia, oltre ad instaurare un controllo della spesa pubblica e di investimenti basata su una corte dei conti indipendente da interessi politici e di partitocrazia.