Presunte incursioni al relitto durante il governo di Juan Manuel Santos
La Commissione d'inchiesta della Camera dei deputati colombiana ha aperto un'indagine preliminare contro l'ex presidente e premio Nobel per la pace, Juan Manuel Santos, nell'ambito di una denuncia per il presunto saccheggio del galeone spagnolo San José, i cui resti saranno esplorati per la prima volta quest'anno. L'imbarcazione, affondata dai pirati inglesi nel giugno del 1708 al largo di Cartagena de Indias, è considerato uno dei vascelli più ricchi mai andati perduti nell'emisfero occidentale.
Secondo Francisco Hernando Muñoz, direttore dell'Ufficio nazionale di sorveglianza del patrimonio culturale sommerso della Colombia (Vnpcs), la nave sarebbe stata oggetto di incursioni durante il governo di Santos (2010-2018), dopo che la Marina colombiana trovò il luogo dell'affondamento nel 2015. Anche un archeologo dell'Università di Southampton ha sostenuto che il relitto mostrava i segni di una “evidente intrusione”.
Il governo dell'attuale presidente, Gustavo Petro, ha intanto minimizzato la questione. “Riguardo alle presunte ingerenze improprie, le informazioni disponibili non consentono di dedurre alcun tipo di intervento umano” sul relitto, ha affermato il ministero della Cultura.