Il cerchio si sta chiudendo attorno all'ex presidente statunitense: il procuratore speciale in procinto di incriminarlo
I pubblici ministeri federali hanno notificato all'ex presidente americano Donald Trump che è l'obiettivo di un'indagine penale. Lo riferiscono fonti informate a Politico.
La notifica è il segno che il procuratore speciale Jack Smith, che sta indagando sulle carte classificate portate dal tycoon nella sua residenza a Mar-a-Lago, è in procinto di incriminare Trump.
Nelle ultime settimane, Smith ha portato diverse figure della cerchia ristretta del tycoon davanti al gran giurì che indaga sul caso dei documenti classificati, compreso uno dei suoi avvocati, Evan Corcoran, e l'ex capo dello staff Mark Meadows. Un ex portavoce di Trump, Taylor Budowich, ha ammesso oggi di essere stato interrogato in Florida.
La lettera inviata oggi all'ex presidente degli Stati Uniti è il segno che per l'incriminazione potrebbe essere una questione di giorni, se non di ore. In base al regolamento del dipartimento di Giustizia, infatti, i procuratori possono inviare una ‘lettera mirata’ a coloro che potrebbero essere accusati in relazione a un'indagine del gran giurì, dando loro l'opportunità di testimoniare prima che arrivi un atto d'accusa.
«Spero che Donald Trump non sia processato per la questione delle carte classificate», ha detto l'ex vicepresidente americano Mike Pence, in un dibattito con gli elettori del Partito repubblicano alla Cnn.
«Il processo a un ex presidente sarebbe un atto divisivo per un'America già divisa», ha sottolineato il candidato alle elezioni 2024 menzionando anche la gestione di documenti classificati da parte di Joe Biden. «Spero che l'ex presidente e l'attuale presidente trovino un modo per andare avanti», ha dichiarato Pence.