Tre imbarcazioni incrociano a poche miglia dalle coste siciliane: Italia e Malta non rispondono alla richiesta di cure immediate lanciata dalle Ong
Sono trascorsi otto giorni da quanto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intimava alle navi umanitarie di tenersi alla larga dalle acque italiane. Alla Humanity 1 e alla Ocean Viking si è aggiunta successivamente la Geo Barents: sono ora 985, complessivamente, i migranti soccorsi in mare in stand by sulle tre imbarcazioni che incrociano a poche miglia dalle coste siciliane, con le richieste di cure immediate sollecitate dalle Ong finite nell’indifferenza a terra, tanto in Italia quanto a Malta. Per Giorgia Meloni altro non sono che "navi pirata" che violano "il diritto del mare e la legislazione internazionale". Piantedosi, al Corriere, ribadisce: "Non possiamo farci carico dei migranti raccolti in mare da navi straniere che operano sistematicamente senza alcun preventivo coordinamento delle autorità".
Sulla Geo Barents, fa sapere Medici senza frontiere, ci sono oltre 60 minori, tre donne incinte e casi che richiedono un intervento immediato. Sulla Humanity 1 – bandiera tedesca– i naufraghi raccolti sono 179: oltre cento sono minori. La Ocean Viking – bandiera norvegese – ospita invece 234 migranti: Sos Mediterranee, la ong francese che la gestisce, informa che a bordo ci sono persone che sono in mare da 12 giorni.
Non si fermano, nel frattempo, gli sbarchi anche senza l’aiuto delle navi ong. Nell’hotspot di Lampedusa, 350 posti di capienza, si ritrovano in mille. Nel 2022 gli arrivi via mare hanno toccato quota 86mila, il 63% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tunisini (16.752), egiziani (16.423) e bengalesi (12.007) le nazionalità più rappresentate.