Il governatore Gaidai: ‘Manteniamo il controllo della zona industriale della città e stiamo distruggendo l’esercito russo’
Circa 10’000 soldati ucraini sono morti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio. Lo ha reso noto Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dall’agenzia di stampa tedesca Dpa.
Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov aveva dichiarato ad inizio settimana che all’incirca un centinaio di militari ucraini vengono uccisi ogni giorno.
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine riferisce poi su Facebook che le forze armate ucraine hanno "ucciso 32’050 soldati russi" dall’inizio della guerra il 24 febbraio, di cui "150 nelle ultime 24 ore". "I difensori ucraini hanno anche distrutto 1’419 carri armati, 3466 veicoli corazzati da combattimento, 712 pezzi di artiglieria e 222 sistemi di lancio multiplo di razzi", si legge. Lo stato maggiore precisa che "il nemico ha subìto le maggiori perdite nell’ultimo giorno nelle aree di Severodonetsk e Bakhmut.
Intanto, secondo gli ultimi aggiornamenti di intelligence del ministero britannico della Difesa, continuano intensi combattimenti per le strade di Severodonetsk, la città nell’est dell’Ucraina da giorni al centro del conflitto. Entrambi gli schieramenti, ucraino e russo, stanno registrando notevoli perdite. Le forze russe al momento non risultano però avanzare nella parte sud della città.
La cattura di Severodonetsk darebbe al presidente russo, Vladimir Putin, il controllo di tutta Lugansk, la regione che, con Donetsk, costituisce il cuore industriale dell’Ucraina, il Donbass.
Il governatore di Severodonetsk, Serhiy Gaidai, assicura che le forze ucraine "mantengono il controllo della zona industriale di Severodonetsk e stanno distruggendo l’esercito russo". Circa 800 persone, compresi bambini, si nascondono all’interno della fabbrica chimica Azot della città, che per l’80% è sotto il controllo delle truppe russe.
Dal canto suo il ministero della Difesa russo afferma che "i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto due aerei Mig-29 dell’aeronautica ucraina fuori dall’insediamento di Snihurivka nella regione di Nikolaev e un jet Su-25 nella regione di Kharkiv nelle ultime 24 ore".
I russi intanto hanno smantellato l’iscrizione monumentale del nome dI Mariupol che accoglie i visitatori all’ingresso della città per sostituirla con una in lingua russa. Gli occupanti hanno così sostituito il monumento, inizialmente dipinto con i colori della bandiera ucraina, giallo e blu con uno che riporta la grafia russa del nome di Mariupol e con i colori del vessillo russo, bianco rosso e blu. Nei giorni scorsi - scrive Ukrainska Pravda - in un video diffuso dal Consiglio comunale di Mariupol su Telegram si sentiva un uomo russo che diceva che l’iscrizione "sarà corretta con il normale nome russo della città russa".