Bennet in crisi, si prospettano ancora nuove elezioni. Netanyahu ora spera di tornare al potere
La già fragile coalizione di governo di Naftali Bennett - composta da otto liste parlamentari di destra, di centro e di sinistra - ha subito oggi un duro colpo quando una deputata del partito di sinistra Meretz Ghaida Rinawie Zoabi ha annunciato ai media di non intendere appoggiare più l’esecutivo. Solo in seguito ha informato Bennett, che è stato colto completamente di sorpresa e che ha allora appreso di essere ormai rimasto in minoranza in parlamento con appena 59 deputati su 120.
Nell’opposizione della destra nazionalista, guidata dall’ex premier Benyamin Netanyahu, la mossa della parlamentare ha destato grande soddisfazione e ha rafforzato la sensazione che adesso siano a portata di mano la sfiducia al governo e lo scioglimento anticipato della legislatura. Un voto in quel senso potrebbe avere luogo la settimana prossima. Nel frattempo i dirigenti del Meretz cercano di indurla a recedere.
Su twitter Rinawie Zoabi ha spiegato di aver maturato ad aprile la decisione di lasciare la coalizione, durante il mese del Ramadan. "Sono entrata in politica - ha affermato - per rappresentare al meglio la società araba da cui provengo. Ero convinta che una coalizione arabo-ebraica avrebbe potuto creare una alternativa di governo reale e rappresentare un messaggio per la società araba. Ma il mese del Ramadan - ha rilevato - è stato insopportabile. Le immagini giunte dalla Spianata delle Moschee di agenti violenti contro un pubblico di fedeli, il funerale della giornalista Shireen Abu Akleh (attaccato dalla polizia israeliana, ndr) mi hanno indotto a dire: basta. Non posso sostenere una coalizione che maltratta gli arabi in un modo così vergognoso".
Gli scontri durante il funerale della giornalista uccisa (Keystone)
Nel partito Meretz lo sbigottimento è stato totale. Proprio per sottolineare la importanza di una cooperazione fra la maggioranza ebraica e la minoranza araba in Israele nella sua lista parlamentare aveva riservato appunto a rappresentanti arabi due dei suoi sei seggi in parlamento. Come Bennett, anche il leader del Meretz Nitzan Horowitz è stato colto del tutto di sorpresa. Zoabi si è rifiutata di parlargli e di motivare il suo gesto.
Per Meretz il governo Bennett rappresenta una diga importante e necessaria per ostacolare un possibile ritorno al potere di Netanyahu con i suoi alleati della destra estrema e del fondamentalismo religioso. In serata, in una intervista televisiva, Rinawie Zoabi è tornata alla carica accusando i parlamentari ebrei di non vedere in quelli arabi "partner di pari dignità". Bennett ed il ministro degli esteri Yair Lapid cercano ancora di indurre la parlamentare a dare loro almeno una boccata di ossigeno. In passato le avevano proposto di nominarla console di Israele a Shangai e quella proposta - le hanno fatto sapere - resta attuale anche oggi: se non manderà a gambe all’aria il governo. "Non faccio più parte del governo, ma potrei sostenerlo dall’esterno" ha detto la parlamentare alle telecamere lasciando così a Bennett un molto modesto barlume di speranza.