Il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin elogia la resistenza e invita gli alleati a fornire più armi a Kiev
Vertice di guerra nella base aerea Usa di Ramstein, in Germania, dove il Pentagono ha chiamato a raccolta oltre 40 Paesi, Nato e non, per rafforzare la difesa dell’Ucraina a breve e lungo termine, mentre Mosca evoca il rischio di una terza guerra mondiale e rivendica il diritto di attaccare i Paesi Nato se dovesse valere la logica di Londra, secondo cui è legittimo per Kiev colpire le linee di rifornimento di Mosca in territorio russo. "Oggi - ha spiegato il segretario alla difesa Usa Lloyd Austin - siamo qui riuniti, oltre 40 Paesi, per aiutare l’Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia. L’Ucraina ha fatto un lavoro straordinario nel difendersi dalla aggressione russa e la battaglia di Kiev entrerà nei libri di storia. Ma ora la situazione sul campo è cambiata, con l’offensiva nel sud e nel Donbass e dobbiamo capire di cosa ha bisogno l’Ucraina per combattere". "L’urgenza della situazione è nota a tutti. E noi possiamo fare di più", ha proseguito, promettendo che gli Stati Uniti "continueranno a muovere mari e monti per potere soddisfare le esigenze di Kiev".
"L‘Ucraina crede di poter vincere la guerra, e a questo crediamo anche tutti noi", ha proseguito, elogiando il "coraggio degli ucraini" e la loro "resistenza che ispira il mondo libero", ricordando che Kiev ha respinto la Russia per 62 giorni, più della battaglia di Iwo Jima e di quella delle Ardenne, durate rispettivamente 36 e 40 giorni. Il vertice di Ramstein ha prodotto un risultato prima ancora di iniziare, con l’annuncio della Germania dell’invio di carri armati del tipo ’Cheetah’, usati per la difesa antiaerea. Joe Biden intanto sta valutando un pacchetto da cinque miliardi di aiuti per fare fronte alla crisi alimentare globale provocata dalla guerra in Ucraina. La proposta avrebbe al Congresso il sostegno bipartisan di repubblicani e democratici. Nel weekend il senatore dem Chris Coons ha guidato una delegazione Usa a Roma per fare il punto con i vertici della Fao sulla situazione in Medio Oriente, Africa e altri Paesi in difficoltà in tutto il mondo.