Il Cancelliere tedesco spiega perché è reticente a inviare armi pesanti a Kiev chieste quasi in modo incessante dal governo ucraino
Molti in Germania invocano più leadership, e il leader, Olaf Scholz, prende la parola per spiegare la cautela di Berlino sulla consegna delle armi pesanti a Kiev: "Io faccio di tutto per evitare un’escalation, che possa condurre a una terza guerra mondiale. Non deve esserci una guerra nucleare", ha detto in un’intervista allo Spiegel in uscita nel weekend.
La pressione degli ucraini ha scatenato aspre critiche al cancelliere tedesco anche dagli scranni della maggioranza parlamentare, e il Bundeskanzler prova a sgomberare il campo dai dubbi: la questione dei panzer, tanto dibattuta a Berlino, non viene gestita in base a un sentimento di "paura", ma con "responsabilità politica". "Ho detto fin dal primo momento che bisogna fare di tutto per evitare un confronto militare diretto fra la Nato e una superpotenza fortemente armata come la Russia, una potenza nucleare - ha ribadito Scholz -. Non esiste però un manuale per questa situazione, dove si possa leggere da che punto in poi si venga percepiti come parte in conflitto". "Questo libro viene scritto ogni giorno, e alcune lezioni sono ancora davanti a noi", ha aggiunto.
I rapporti con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky sono da tempo a dir poco ammaccati: il leader ucraino è arrivato a disinvitare il presidente Frank-Walter Steinmeier, nei giorni scorsi, per la politica russa degli ultimi decenni. E attraverso l’ambasciatore a Berlino Andrij Melnyk le richieste di aumentare l’impegno militare sono incessanti.
Un clima che ha contagiato anche il dibattito interno, con l’opposizione dei cristiano-democratici che sta strumentalizzando la situazione, e che ha già annunciato una mozione in Parlamento. E diversi parlamentari verdi e liberali scatenati contro il leader del loro stesso governo, nella richiesta pressante di inviare a Kiev tutte le armi che chiede.
Scholz ha annunciato che la Germania metterà a disposizione i mezzi possibili, chiarendo però anche che "le possibilità della Bundeswehr di ricorrere al proprio arsenale sono già ampiamente esaurite".
Dalle pagine del magazine, il cancelliere ha replicato anche sulle accuse al partito: "I socialdemocratici tedeschi sono saldamente ancorati all’alleanza transatlantica e all’occidente, e non devono accettare le accuse che vengono rivolte loro". "Dai tempi di Adenauer c’è questa rappresentazione calunniosa della politica europea e russa dell’Spd e questo mi fa arrabbiare". Proprio l’Ostpolitik di Willy Brandt e Helmut Schmidt ha permesso che "sparisse la cortina di ferro e che molti Paesi dell’est Europa potessero conquistare la democrazia e unirsi all’Ue".