Nella capitale libanese i manifestanti si sono dati appuntamento di fronte al Palazzo di Giustizia
Migliaia di persone si sono riunite oggi a Beirut nella centrale piazza dei Martiri e a Tripoli in piazza Nur per commemorare il secondo anniversario dell’inizio della mobilitazione popolare anti-governativa contro il malgoverno e la corruzione.
Alcuni cortei si sono snodati per la capitale provenienti da alcuni luoghi simbolo della mobilitazione coincisa col palesarsi della crisi finanziaria nell’autunno del 2019 e culminata con l’annuncio del fallimento del paese nel marzo del 2020.
A Beirut i manifestanti si sono dati appuntamento di fronte al Palazzo di Giustizia, luogo chiave in riferimento all’inchiesta in corso sulla devastante esplosione del porto di Beirut il 4 agosto del 2020 e nel quale sono state uccise 219 persone.
Lì vicino, nella rotonda Tayyune, si sono verificati giovedì scorso violenti scontri armati (7 uccisi) tra miliziani sciiti dei partiti Amal e Hezbollah, ostili al titolare dell’inchiesta, il giudice Tareq Bitar, e loro rivali del quartiere a maggioranza cristiano-maronita di Ayn Remmane.
I cortei di oggi a Beirut hanno sfilato anche di fronte alla sede dell’Associazione delle Banche, da più parti accusata di essere all’origine assieme alla Banca centrale e all’establishment politico della crisi finanziaria, la peggiore in cui si trova il Libano da decenni.
Da piazza dei Martiri a Beirut i manifestanti si stanno ora dirigendo nei pressi del porto di Beirut, distrutto nell’agosto del 2020, per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime e al giudice Tareq Bitar.