Il politico brasiliano potrebbe correre per la campagna del 2022 e già attacca il rivale: ‘Il mio popolo non deve mai più votare uno come lui’
Un giudice della Corte suprema brasiliana ha annullato tutte le condanne inflitte all'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva dal pool di magistrati di Curitiba titolari dell'inchiesta Lava Jato, la Tangentopoli brasiliana. Lula torna quindi eleggibile per le presidenziali del 2022.
In un'intervista a El Pais, l'ex presidente del Brasile ha affermato di ritenere che l'attuale capo dello Stato, Jair Bolsonaro, non vincerà le prossime elezioni del 2022 e che le perderà contro un candidato progressista. "Bolsonaro perderà le elezioni e la vittoria andrà a un progressista, spero che sia del Pt", ha detto il leader del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) al quotidiano spagnolo. Lula ha poi confrontato l'attuale scenario brasiliano con quanto accaduto negli Stati Uniti, quando venne eletto Donald Trump. "Voglio che la società non voti mai più per un Trump o per un troglodita come Bolsonaro", ha sottolineato l'ex presidente-operaio.
Indipendentemente da una sua eventuale - a questo punto probabile - candidatura, Lula si è reso disponibile ad aiutare il suo partito in vista della campagna elettorale del 2022.