Tornerà al lavoro oggi, dopo aver subito leggere ferite a causa delle esplosioni che hanno causato oltre 100 morti e più di 4'000 feriti nella capitale libanese
L'ambasciatrice svizzera a Beirut torna al lavoro oggi, dopo aver subito leggere ferite ieri a causa delle esplosioni che hanno causato oltre 100 morti e più di 4.000 feriti nella capitale libanese.
Date le circostanze, il suo stato di salute è buono, ha dichiarato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Il resto del personale dell'ambasciata è rimasto illeso, ma alcuni sono sotto shock a causa degli eventi.
Attualmente il DFAE non dispone di informazioni su eventuali vittime svizzere dell'esplosione. Circa 1500 cittadini elvetici vivono in Libano (l'80% ha doppia cittadinanza) e circa 20 turisti sono segnalati all'ambasciata.
L'ambasciata e la residenza dell'ambasciatrice sono state gravemente danneggiate dall'esplosione.
Ieri sera, il capo dipartimento, Ignazio Cassis, e la presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, hanno espresso la loro solidarietà alle famiglie delle vittime e ai feriti. Cassis ha offerto al Libano l'aiuto di Berna e il DFAE, sotto l'egida del Centro di gestione delle crisi, ha immediatamente mobilitato i suoi servizi per esaminare le esigenze e le modalità di tale aiuto.L'ambasciatrice svizzera ferita ieri a Beirut sta bene