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Omicidio di Candido Montini, fermato un minorenne

Il 76enne, commerciante ed ex vicesindaco di Catasto, in provincia di Como, è stato ucciso con numerose coltellate lo scorso 24 settembre

La vittima ha subito l’aggressione all’arma bianca poco meno di un mese fa
(Ti-Press/Archivio)
21 ottobre 2024
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C’è un fermo per l’omicidio di Candido Montini, 76enne commerciante, ex vicesindaco di Catasco, frazione di Garzeno, comune comasco a ridosso del confine con il Ticino, ucciso con numerose coltellate, il pomeriggio dello scorso 24 settembre. È un minorenne, fermato nelle prime ore di stamane dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Como che lo hanno prelevato da casa. La svolta nell’indagine sull’omicidio sarebbe giunta grazie ai controlli incrociati del Dna (test al quale si sono sottoposti tutti gli abitanti, poco più di cento, di Catasco), che avrebbero consentito di individuare il sospettato.

Il ragazzo, che secondo gli investigatori sarebbe responsabile dell’accoltellamento mortale dell’ex consigliere comunale di Garzeno, è residente in paese, non lontano dalla casa della vittima. L’inchiesta è passata dalla Procura di Como alla Procura del Tribunale dei minori di Milano. Il corpo del pensionato era stato trovato a terra vicino al divano, straziato dalle coltellate che il suo assassino gli aveva inferto con violenza al petto e all’addome, fino a quella letale alla gola. Il portafoglio della vittima era stato ritrovato vuoto nei giorni successivi, mentre sul cadavere della vittima c’erano la fede nuziale, l’orologio e in una tasca quaranta euro. Il coltello è stato ritrovato lo scorso 3 ottobre poco distante dal negozietto di alimentari che l’ex vicesindaco continuava a gestire.

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