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In dogana a Ponte Chiasso con 10 milioni di dollari in assegni

Denunciato un pensionato che transitava dalla Svizzera in Italia. Li nascondeva nella sua piccola monovolume

In sintesi:
  • Forse una soffiata, forse il ‘fiuto’ di un finanziere, tant’è che l’uomo, di nazionalità italiana, è stato fermato per un controllo
  • venti blocchetti occultati parte sotto il sedile della vettura, parte nel bagaglio, altri in una busta separata
La dogana di Ponte Chiasso
(Ti-Press)
12 agosto 2024
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Era al volante di una piccola monovolume, intento a transitare dalla dogana stradale di Ponte Chiasso. Un anziano, apparentemente, di passaggio, dopo quella che poteva essere una gita domenicale in Svizzera. Forse una soffiata, forse il ‘fiuto’ di un finanziere, tant’è che l’uomo, di nazionalità italiana, è stato fermato per un controllo.

“Qualcosa da dichiarare?”. Soprattutto denaro? “No davvero”, dev’essere stata la risposta dell'automobilista alla domanda di rito. Risposta che, evidentemente, non è risultata attendibile tanto che il doganiere, a norma dell’art. 20 del Testo Unico Leggi Doganali, ha voluto e richiesto il controllo approfondito sulla persona, sui suoi effetti personali e sul veicolo.

Una perquisizione che ha permesso di rinvenire, diversamente occultati, ovvero parte sotto il sedile della vettura, parte nel bagaglio, altri in una busta separata, venti blocchetti da cinquanta assegni ciascuno (del tipo Traveller’s Cheque), del valore nominale di 10mila dollari americani cadauno, per un valore complessivo dunque di 10 milioni.

Gli assegni, tenuto conto delle modalità di occultamento, della consistenza complessiva dell’importo trasportato, dell’inadeguatezza delle informazioni rese dall'uomo e della legittima provenienza dei titoli rinvenuti, sono stati sequestrati, ipotizzando la ricettazione. Mentre il pensionato è stato denunciato.

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