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Quasi la metà delle multe stradali a Como sono per gli svizzeri

Nell’arco dei mesi di maggio e giugno sono state inflitte almeno 79 multe al giorno per divieto di sosta

Tempo di bilanci
(Archivio Ti-Press)
1 agosto 2024
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La Zona a traffico limitato (conosciuta come Ztl) si conferma per le finanze del Comune di Como come una ‘gallina dalle uova d’oro’, il cui ‘mangime’ – è bene ricordarlo – è il mancato rispetto da parte degli automobilisti del divieto d’accesso nel centro storico del capoluogo lariano. A far ricche le casse comunali sono anche le multe per divieto di sosta. Per chi viola le disposizioni in materia di Ztl la sanzione varia da 81 a 335 euro, per il divieto di sosta va da 41 a 335 euro. Se si paga entro 5 ore la cifra è scontata del 30 per cento.

Nei giorni scorsi, il comando della Polizia locale ha fornito i dati riferiti ai mesi di maggio e giugno, periodo in cui, ogni giorno, sono state date almeno 79 multe per divieto di sosta e 72 per accessi o transiti non autorizzati nella Ztl: 4’796 sanzioni per divieto di sosta alle quali ne vanno aggiunte 69 per sosta su aree verdi e 4’425 per la Ztl nell’arco dei due mesi. Sono dunque circa mezzo milione di euro incassati dalla Città per violazione della Ztl e 250mila per il divieto di sosta.

Da ottobre circa un centinaio di telecamere in più

Quattro automobilisti indisciplinati su cinque sono stranieri, metà dei quali svizzeri, quelli che entrano nel centro storico di Como, ignari del fatto che è vietato. Stranieri che in percentuale molto alta poi non pagano, anche perché quando sono raggiunti dalla contravvenzione sono tornati a casa. Identico discorso per le multe per divieto di sosta.

Nel report della Polizia locale di Como, ci sono anche le cifre delle rimozioni con il carro attrezzi (146, una trentina quelle targate Ticino) e quella relative al sequestro di veicoli senza assicurazione, ben 24. Numero quest’ultimo destinato a crescere da ottobre, poiché entreranno in funzione, lungo 40 strade (anche a Ponte Chiasso), 99 telecamere leggi targa collegate alla banca dati nazionale che invierà una notifica alla pattuglia più vicina per i veicoli rubati, ma anche non assicurati o con la revisione scaduta.