Gli accompagnamenti al confine sono stati una cinquantina nei primi sei mesi dell'anno. Diversi i Paesi di provenienza
Nel primo semestre di quest'anno a Como sono triplicate le espulsioni degli stranieri irregolari presenti sul territorio lariano. Ciò si deve principalmente al fatto che non allenta la pressione sulla ramina di immigrati che sperano di scappare in Svizzera, ma che puntualmente in frontiera trovano una saracinesca abbassata. Gli accompagnamenti al confine, a fine giugno, sono stati 48, contro i 18 dello stesso periodo del 2023. Il dato rappresenta la punta di un iceberg in quanto gli irregolari tendono a spostarsi, diventando invisibili, sino a quando non vengono fermati. Secondo l'Ufficio immigrazione della Questura di Como i Paesi di provenienza degli espulsi sono Albania, Marocco, Egitto, Tunisia, Nigeria, Sri Lanka, Cina, Pakistan, El Salvador, Kosovo, Turchia, Ghana, Filippine, Senegal, Perù, Regno Unito, Cuba e Mauritius.
Le espulsioni con l'accompagnamento coatto alla frontiera hanno riguardato irregolari che si sono resi responsabili di reati di varia natura, soprattutto in materia di spaccio di stupefacenti. Nel bilancio semestrale dell'Ufficio immigrazione figurano anche 119 ordini a lasciare il territorio lariano, 29 le intimazioni a cittadini comunitari ad abbandonare lo Stato italiano e 31 gli accompagnamenti di stranieri nei C.P.R., strutture in cui gli irregolari vengono trattenuti in attesa di essere identificati e rimpatriati.