Confine

Nuovo lungolago a Como senza... toilette

Mentre i lavori di riqualifica sono quasi terminati, in questi giorni di ripresa turistica ci si è accorti dell’assenza dei preziosi servizi igienici

I primi lavori sono iniziati quindici anni fa
(Ti-Press/Archivio)
8 aprile 2024
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Qualche giorno fa a Como sono arrivati Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, e alcuni assessori regionali per inaugurare il nuovo lungolago che aprirà all’inizio dell’anno. Alla cerimonia erano presenti anche l’attuale sindaco del capoluogo lariano Alessandro Rapinese e gli ex Stefano Bruni e Mario Landriscina. L’unico ex sindaco che all’invito di Fontana ha risposto picche è stato Mario Lucini. Ma a far notizia però non sono le ripetute inaugurazioni dei vari tratti del lungolago di Como, ma il fatto che a sedici anni dalla posa della prima pietra (8 gennaio 2008) del cantiere per le paratie antiesondazioni, ci si è accorti che si sono scordati dei bagni per chi in numero crescente (i dati della Navigazione Lariana lo stanno a dimostrare) davanti a piazza Cavour sta in fila, spesso anche ore, per acquistare un biglietto e quindi salire su battelli e aliscafi, per una gita sul Lario. Lo si è visto anche a Pasqua e Pasquetta, nonostante la pioggia, e nei giorni scorsi. Insomma, nessuno ha pensato a un servizio essenziale.

Costi lievitati

Nella biglietteria della Navigazione Lariana (inaugurata nell’agosto dello scorso anno) i bagni ci sono, ma sono riservati al personale e non ai turisti (oltre che ai comaschi). E di servizi igienici non c’è traccia nella sala d’attesa (i cui lavori non sono ancora iniziati) prevista dall’altro lato della strada a lago, davanti all’Hotel Suisse. Come può essere che nel progettare il nuovo costosissimo lungolago nessuno abbia pensato a un servizio più che necessario in luoghi molto frequentati? Forse, chissà, decideranno di aprire i bagni della biglietteria della Navigazione o di modificare il progetto della sala d’aspetto. Una modifica che certamente comporterà un aumento dei costi. Ma non dovrebbe essere un problema, visto poi che rispetto a una iniziale previsione di spesa di 12 milioni di euro ne sono già stati spesi 36. E non è ancora il consuntivo finale.