Confine

Nuovo accesso al sito Unesco del Monte San Giorgio

Sarà inaugurato sabato a Porto Ceresio il punto di accoglienza nel Palazzo della cultura ristrutturato grazie alle risorse del progetto Interreg

Una veduta aerea panoramica del sito patrimonio Unesco. Sullo sfondo il lago di Lugano
(Ti-Press/Archivio)
24 gennaio 2024
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Si inaugura a Porto Ceresio il punto di accoglienza e accesso al sito Unesco transfrontaliero del Monte San Giorgio. L’appuntamento è per le 16.30 di sabato pomeriggio, nel Palazzo della cultura del centro rivierasco, in piazzale Luraschi. Il portale Unesco è nei locali dell’immobile ristrutturato grazie alle risorse del progetto Interreg Italia-Svizzera sui siti dell’Unesco. L’appuntamento di sabato è la tappa finale di un percorso iniziato nel 2020, che aveva come obiettivo lo sviluppo del diffuso museo transfrontaliero del Monte San Giorgio, patrimonio naturale e culturale, riconosciuto come tale nel 2003.

Il riconoscimento venne esteso nel 2010 anche ai Monti Orsa e Pravello, pure loro interessati dai sette progetti che, rispettando i tempi di realizzazione previsti (3 anni), dalla fine dello scorso anno, delineano il museo diffuso che superano i confini nazionali. I sette progetti propongono un’identità comune, favorita da una gestione del territorio coordinata al di qua e al di là della frontiera da enti, musei e associazioni che trovano una sintesi operativa nel portale Unesco, facilmente raggiungibile da coloro che arrivano in riva al lago di Lugano, per visitare il sito transfrontaliero, essendo a due passi dalla stazione ferroviaria e degli autobus e all'approdo dei battelli. Non a caso è considerato il più importante punto di accoglienza e di accesso alla zona paleontologica.

Sabato il Palazzo della Cultura sarà intitolato a Salvatore Ferrara, considerato uno storico volontario nonché ‘custode della memoria’ di Porto Ceresio, scomparso nel febbraio 2023. In sintesi i progetti realizzati. A Clivio studenti e studiosi possono confrontarsi con i fossili del posto, a Saltrio è stata ristrutturata una caserma della polizia ora adibita a centro di informazioni e servizi, a Besano rivive la miniera delle Piodelle, dove sono stati rinvenuti i primi fossili, a Viggiù si è dato nuovo lustro alle cave, una meraviglia architettonica-geologica. Sul versante ticinese i progetti si sono concentrati sulla valorizzazione della Miniera storica di Tre Fontane e l’Aula didattica nel bosco presso lo scavo paleontologico di Acqua del Ghiffo. A tutto questo, e tanto altro, ci si avvicina nel sito Unesco che si inaugura sabato a Porto Ceresio.