L'uomo, del Varesotto, andrà in aula per il reato di ‘revenge porn’: oltre agli invii telematici, ha spedito foto per posta persino alla madre della donna
Non aveva accettato la fine della relazione, e per ripicca aveva inviato immagini intime dell'ormai ex compagna, compresi foto e video con altre persone, alla cerchia di conoscenze di lei: amici, parenti, persino i genitori e il datore di lavoro. Così, come riportano i media d'Oltreconfine, un 54enne del Varesotto andrà a processo con l'accusa di diffusione illecita di immagini a sfondo sessuale senza il consenso delle persone coinvolte: il cosiddetto "revenge porn", una fattispecie criminale che in Svizzera sarà punita come reato a sé stante a partire dal 1°luglio 2024 e che in Italia, invece, è già inserita nel Codice penale dal 2019. Le pene che vanno da uno a sei anni di reclusione e fra i 5'000 e i 15'000 euro di multa, aumentate se a compiere il reato è il coniuge, anche separato o divorziato, o una persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla vittima, o se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici.
Il procedimento penale è scattato dopo la denuncia della donna, 50enne di Varese, in seguito alle segnalazioni di amici e conoscenti che avevano ricevuto le foto, scattate di comune accordo quando la relazione era ancora salda. L'uomo non si è limitato a inviare le immagini tramite app di messaggistica e social network, ma si è preso anche la briga di stamparle e realizzare dei collage che ha spedito per posta ad alcune persone, compresi alcuni colleghi di lavoro e persino la madre e i figli della donna. Il 54enne, dopo alcuni rinvii per consentire alle parti di accordarsi sui risarcimenti, comparirà davanti al giudice per le udienze preliminari a marzo.