Il Comune di Como riceverà un milione e 380mila euro per occuparsi della loro gestione. A fine giugno in tutta Italia ne sono stati censiti 20'926
Il Comune di Como riceverà da Roma la cifra di un milione e 380mila euro per la gestione dei cosiddetti ‘minori stranieri non accompagnati’, che la legge, in Italia, ‘affida’ ai Comuni, benché molto spesso i Comuni stessi non abbiano a disposizione le risorse necessarie. Per fare fronte a quella che al di là del confine è ormai considerata una vera e propria emergenza – soprattutto nel capoluogo lariano, che paga la vicinanza al confine con la Svizzera –, lo Stato italiano riconosce ai singoli Municipi la somma di 100 euro al giorno per ogni minore a carico. I soldi in arrivo dal Ministero dell’interno non sono altro che l’equivalente di 13'825 presenze/giorno rendicontate a Como nel primo trimestre dell’anno; significa che, di fatto, le istituzioni locali hanno mantenuto, ogni mese, una cinquantina di minori.
Il tema in Italia è caldissimo, in cima all’agenda politica del Ministero dell’interno, e il motivo è da ricercarsi nel fatto che davvero la maggioranza dei Comuni coinvolti nell’accoglienza non sia in grado di sostenere spese tanto importanti. C’è anche un tema di spazi, di strutture; per poter accogliere e prendersi cura di questi ragazzi (che non significa soltanto nutrirli e vestirli ma anche, per esempio, avviarli a un’istruzione o al mondo del lavoro, quando e dove possibile), gli enti pubblici si affidano a enti esterni, ad associazione private, o alle parrocchie, come nel caso della chiesa di Rebbio, quartiere alle porte di Como, gestita da don Giusto Della Valle (ma altre realtà simili ci sono un po’ in tutta la provincia). A breve, per volontà della Prefettura, un nuovo spazio per questi ragazzi aprirà in centro città a Como, in un edificio di via Cadorna che un tempo era utilizzato dall’azienda sanitaria locale. Como paga la vicinanza con il Ticino e con la Confederazione elvetica in generale, considerata dalla maggioranza di questi ragazzi una meta particolarmente ambita, o per restarvi o per tentare il “grande salto” verso il welfare dei Paesi del Nord Europa.
I minori stranieri non accompagnati censiti in Italia alla fine dello scorso mese di giugno erano 20'926, per la maggioranza maschi (86,6%) e per la maggior parte 17enni (44,7%). Arrivano da Egitto (5'341), Ucraina (4'512), Tunisia (1'781), Guinea (1'174) e Albania (1'137). Tra le regioni che ne accolgono di più spiccano la Sicilia (il 22,1% del totale) e la Lombardia (2’764, pari al 13,2%).