A Como apre un nuovo centro per minori non accompagnati

Continua a crescere il numero di migranti non accompagnati che arrivano a Como, nella speranza di superare la frontiera e raggiungere la Germania dove dicono che ci sono parenti in grado di ospitarli. Una pressione sulla ramina, e non solo da parte dei minori, destinata ad aumentare. E tutto ciò per Como, città di frontiera, porta d’ingresso verso il Nord Europa. Una porta chiusa a chiave, con una doppia mandata. Insomma, sempre più numerosi i respingimenti. Molti minori fanno poi perdere le loro tracce, altri invece raggiungono l’ufficio stranieri della Questura di Como, per chiedere di essere accolti. Lo conferma un dato: lo scorso 2 ottobre i minori non accompagnati in carico a Palazzo Cernezzi erano 338, ventidue in più rispetto al 20 settembre.

A conferma che Como paga il fatto di essere aggrappata alla ramina il confronto con Varese. Qui i migranti minorenni in carico al Comune sono 38. In riva al Lario diventa sempre più difficile trovare spazi, ma soprattutto associazioni disposte ad accogliere i giovani stranieri, per i quali sono previste una serie di misure per una reale inclusione. Su questo versante una notizia positiva: la prossima settimana a Como in via Cadorna apre un nuovo centro per minori non accompagnati, con una capacità di 25 posti letto, gestito dalla cooperativa Intesa Sociale, che nei comuni dell’Olgiatese, si occupa di oltre 700 migranti.