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Il centro massaggi nascondeva un postribolo illegale: due arresti

Nella struttura a Fino Mornasco le ragazze si prostituivano in condizioni di sfruttamento. In manette ‘maîtresse’ e ‘contabile’, ricercata la titolare

(Depositphotos)
5 ottobre 2023
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Dietro il centro massaggi, si nascondeva un postribolo illegale in cui le ragazze, come documentato dalle intercettazioni telefoniche tra di loro, praticavano la prostituzione in condizioni di vero e proprio sfruttamento, non avendo nemmeno la possibilità di fare una pausa tra un cliente e l’altro.

Così, per i titolari dell'attività, situata a Fino Mornasco, nella mattina del 5 ottobre sono scattate le manette in virtù di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale ordinario di Como ed eseguito dalla squadra mobile del capoluogo lariano nei confronti di altrettanti cittadini cinesi, due donne e un uomo, ritenuti i principali responsabili del reato di sfruttamento della prostituzione, documentato da un’indagine durata circa 3 mesi effettuata dai poliziotti della Mobile con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali.

Dei tre, solo due sono finiti in carcere, ovvero una cittadina cinese 60enne, ritenuta la "maîtresse" che gestiva le ragazze, e un cittadino cinese 52enne, arrestato questa mattina all'aeroporto di Malpensa di ritorno dalla Cina, e che è considerato colui che gestiva gli incassi e gli spostamenti dell’intero gruppo di ragazze messe a disposizione. Non è stata rintracciata, invece, la proprietaria del centro, una 50enne residente a Fino Mornasco.

Nel centro massaggi, dall’inizio dell’attività investigativa, nel mese di dicembre del 2022, sino ad oggi, giorno del blitz, sono state documentate le pratiche sessuali delle ragazze che vi lavoravano a turno. Il centro riceveva circa 50/60 telefonate giornaliere, tutte esclusivamente aventi la finalità di praticare sesso a pagamento, con un vero e proprio tariffario a seconda delle prestazioni offerte. La perquisizione effettuata dagli uomini della Squadra mobile ha permesso di rinvenire e sequestrare materiale e oggetti riconducibili alle pratiche sessuali, nonché 23'000 euro in contanti.

Nel blitz di stamane, all’interno del centro erano presenti 4 ragazze, 3 delle quali risultate irregolari sul territorio nazionale, per cui i 3 destinatari dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati anche denunciati per la violazione al Testo unico dell’immigrazione, avendo impiegato dei soggetti clandestini.

Al termine della stesura degli atti la donna di 60 anni e l’uomo di 52 anni sono stati condotti presso la Casa circondariale di Como a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre proseguono le ricerche della 50enne cinese scampata al blitz di questa mattina.