Lago Maggiore

Navigazione, numeri da urlo. Ma il lago basso incombe

Da inizio anno a fine luglio trasportati 1,6 milioni di viaggiatori e 200mila veicoli. Mazzucchelli: ‘Molto soddisfatti, ma anche preoccupati...’

(Ti-Press)
11 agosto 2023
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Numeri sin qui importanti, quelli forniti dalla Navigazione Lago Maggiore: oltre 1 milione e 600mila i viaggiatori trasportati e quasi 200mila veicoli tolti dalle strade dall'inizio dell'anno al 31 luglio.

Un bilancio che segna un +13% rispetto al medesimo periodo del 2022. Comprensibile quindi la soddisfazione di Paolo Mazzucchelli, direttore di esercizio della Navigazione Lago Maggiore: «Siamo molto soddisfatti di questi risultati, avendo registrato un traffico superiore allo scorso anno, in particolare nei mesi di marzo e aprile. L'incremento è del 28 e 40%. Il mese di luglio ha confermato un +14,5%, con oltre 360mila passeggeri e 37mila veicoli».

Numeri significativi, soprattutto lo scorso mese, dai collegamenti transfrontalieri, molto apprezzati dai turisti in vacanza al di qua e al di là della frontiera: il Locarno-Ascona-Locarno, con una corsa nelle giornate di sabato e dei festivi, e il Locarno-Luino-Locarno, di mercoledì. Molto frequentata anche la partenza giornaliera, alle 9 del mattino da Locarno con visita alle Isole Borremeo e imbarchi ad Ascona, Brissago, Cannobio e Luino (scali toccati anche nel viaggio di ritorno, che a Locarno è previsto alle 19.35).

Tutto lasciava quindi presagire un 2023 da record, ma i numeri sono destinati a calare: il basso livello delle acque del Verbano, già dalla scorsa settimana, ha infatti costretto la Navigazione a sospendere il servizio presso gli scali lombardi di Ispra, Ranco e Porto Valtravaglia e a ridurre progressivamente la portata a pieno carico dei veicoli a bordo dei traghetti sulla tratta Intra-Laveno. È stato dimezzato anche il numero di passeggeri a bordo dei traghetti. Misure obbligatorie per garantire la piena sicurezza del servizio, in quanto i fondali bassi e le rocce in superficie rischiano di danneggiare le eliche di propulsione, mentre il dislivello tra la nave e il pontile crea una notevole pendenza e pregiudica l'accesso dei battelli.

«Siamo preoccupati per la situazione venutasi a creare e che, in assenza di precipitazioni, non sembra destinata a migliorare nel breve periodo – conclude Mazzucchelli –. Proprio a ridosso del Ferragosto ci troviamo costretti a ridurre la portata dei traghetti obbligando, di fatto i conducenti di bus e mezzi pesanti a fare il giro del lago con conseguenti ripercussioni sul traffico stradale, e a utilizzare navi sì con minor pescaggio per non rischiare di impattare con il fondale, ma che hanno una portata passeggeri nettamente inferiore a quelle in esercizio fino alla scorsa settimana. Ciò genera, nostro malgrado, attese e code agli imbarchi».