La pista, ancora in fase di realizzazione tra Macugnaga e la Saastal, è stata messa sotto sequestro per una serie di inadempienze
La guardia di finanza del comando provinciale di Verbania ha posto sotto sequestro preventivo la pista di cicloturismo, attualmente in fase di realizzazione, tra Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola) e la Saastal, in Vallese, per una serie di inadempienze. Il progetto, che prevede di collegare le due località attraversando il confine italo-elvetico presso il passo del Moro a oltre 2’800 metri di quota, è stato finanziato dal Comune di Macugnaga tramite fondi del Programma Interreg Italia-Svizzera per un importo di 1,5 milioni di euro.
I militari delle fiamme gialle, coordinati dalla procuratrice della Repubblica di Verbania, Olimpia Bossi, hanno accertato l'assenza dell'autorizzazione dell'agenzia delle dogane e dei monopoli necessaria per tutte le opere che incidono sulla linea doganale di confine.
I lavori, "in avanzato stato di realizzazione", sono risultati anche in "sostanziale difformità" rispetto al progetto presentato dal Comune di Macugnaga come stazione appaltante e approvato e autorizzato da Regione Piemonte, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola e Soprintendenza: il tracciato è risultato differente da quello previsto, sia dal punto di vista planimetrico che morfologico, senza che fosse stata presentata una richiesta di variante al progetto. Il sentiero è infatti risultato essere stato realizzato con pendenze ben più significative di quanto autorizzato: modifiche che, secondo le fiamme gialle, cambiano anche lo "scopo" dell'opera, cioè creare un percorso cicloturistico adatto a tutti.