Il lupo colpisce ancora, sbranati due capretti

Nuovi agguati da parte di lupi sulle montagne del lago di Como al confine con le valli del Bellinzonese, alle pendici del monte Marmontana che segna il confine tra Lombardia, Grigioni e Canton Ticino (zona un tempo conosciuta soprattutto per la florida attività di contrabbando). L'ultima segnalazione arriva dai pascoli sopra l'abitato di Garzeno, dove martedì pomeriggio una coppia di allevatori del posto ha tentato inutilmente di respingere l'attacco di un lupo che puntava con decisione il loro gregge di capre. Gridare per richiamare gli animali sperando di spaventare il predatore non è bastato: all'alba di mercoledì gli allevatori hanno recuperato i resti di due capretti sbranati probabilmente nel corso della notte. I due capretti vanno ad aggiungersi agli altri quattro esemplari la cui perdita altri allevatori avevano lamentato nei giorni appena precedenti.

Il clima, tra i “pastori” delle valli lariane, si va facendo di giorno in giorno sempre più incandescente. Alle autorità locali non è bastato richiamarli alla necessità di ricoverare le greggi durante la notte, evitando di lasciare animali al pascolo incustoditi (una pratica che si è molto diffusa negli ultimi anni), così come del resto suggeriscono gli attivisti del progetto Life Wolf Alps, fautori della convivenza pacifica. In Valle Albano – stessa zona di confine – si è costituito il “Comitato tutela delle persone e degli animali dai lupi”, al quale si deve l'iniziativa della petizione da presentare a Milano, in Regione Lombardia, per chiedere contromisure adeguate alla situazione: i moduli per sottoscrivere la petizione sono a disposizione nei bar, nei ristoranti e in tutti gli spazi aperti al pubblico nei Comuni dell'Alto Lario, e pare che non passi giorno senza che altri nomi si aggiungano alla lista lunghissima dei firmatari.