Confine

Varese cerca frontalieri per aumentare i residenti

La Città giardino lancia la campagna volta ad attirare i lavoratori che quotidianamente varcano la frontiera

Un’immagine della Città giardino
(Ti-Press/Archivio)
10 febbraio 2023
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Frontalieri cercansi. L’annuncio, contrariamente a quanto si è portati a pensare, non arriva dal Canton Ticino, dove le assunzioni di frontalieri sono in continua crescita, ma bensì da Varese. La Città giardino non è comunque alla ricerca di frontalieri ai quali offrire in posto di lavoro anche perché gli stipendi dei dipendenti statali sono lontanissimi rispetto a quelli percepiti in Svizzera, ma come abitanti per aumentare il numero dei residenti in città e combattere il calo demografico. Ecco, quindi, la mossa del Comune di Varese che per attrarre in città i frontalieri occupati in Ticino ha promosso la campagna "Lavoro in Svizzera ma abito a Varese", con il dichiarato obiettivo di invogliare a trasferirsi nella Città giardino coloro che quotidianamente varcano la frontiera, valorizzando le diverse offerte di Varese rivolte soprattutto alle famiglie.

L’iniziativa – che giunge nei giorni in cui il Senato ha approvato l’accordo sulla nuova fiscalità dei frontalieri (una coincidenza? Forse anche no) – entrerà nel vivo nei prossimi giorni, attraverso la diffusione online di sette specifici manifesti sui canali social dell’amministrazione comunale. Nei giorni scorsi, l’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Davide Galimberti, dalla vice Ivana Perusin e dall’assessore ai Servizi sociali Rosella Dimaggio. "Si tratta di una campagna rivolta in particolare ai frontalieri – ha affermato il sindaco di Varese –. L’intenzione è promuovere le tante opportunità che offre la nostra città, che in questi ultimi anni è diventata sempre più moderna, attrattiva, servita come dimostra il collegamento su rotaia che in meno di 20 minuti porta oltre il confine". Il sindaco Galimberti pensa alla Arcisate-Stabio che, molto utilizzata dai frontalieri, consente ai ticinesi di raggiungere in treno l’aeroporto di Malpensa.

Oltre al collegamento ferroviario, il battage promozionale punta sull’offerta culturale (due i siti Unesco), sui nidi gratis, sul luogo ideale per far crescere le famiglie e i bambini, sugli spazi verdi (non a caso Varese è conosciuta come Città giardino) e sulle strutture sportive, incominciando sul nuovissimo Palaghiaccio. L’iniziativa potrebbe non piacere ai Comuni della zona, ma conferma che i frontalieri sono una risorsa per tutti, comprese le amministrazioni locali, soprattutto dopo il recente via libera del Senato, all’accordo italo-svizzero sulla nuova fiscalità dei frontalieri che prevede un consistente fondi per i Comuni di frontiera in cui risiedono i lavoratori occupati in Svizzera.