I posteggi sono stati aperti lo scorso agosto, ma non bastano: gli oltre 270 stalli presenti vengono esauriti già alla mattina presto
Non c’è pace per il parcheggio della stazione unica di Camerlata, destinata a diventare lo snodo ferroviario di Como. Parcheggio che, aperto nello scorso mese di agosto a oltre un anno dell’inaugurazione dello scalo, con il passare delle settimane sembra essere una giungla. Ciò è dovuto al fatto che gli oltre 270 stalli, sin dalle prime ore del mattino, vanno esauriti. Ne nasce dunque una caccia all’ultimo spazio libero, anche se irregolare. E quindi spuntano auto ovunque: attorno ai cordoli, davanti alle scalinate, sui tratti riservati ai pedoni, sui marciapiedi nei punti più bassi, sulle strisce riservate alle moto. Un assalto senza regole. Ciò lo si deve al fatto che la stazione unica di Camerlata, tanto attesa, piace ai pendolari (lavoratori, studenti e frontalieri). Per cui sorge spontaneo un primo interrogativo: il numero di stalli è stato largamente sottostimato?
Molti sono dell’avviso che sull’ampia area in cui è stato realizzato il parcheggio ci stavano molti più stalli. C’è chi ipotizza almeno cinquanta posti in più. Un numero largamente superiore alle autovetture che quotidianamente vengono multate. Si parla di corselli esagerati e aiuole inutili. Non si esclude, quindi, di porre mano a nuovi lavori per aumentare la capienza del parcheggio della stazione unica di Camerlata. Intanto, la Polizia locale ha iniziato regolari controlli e ciò si traduce in multe, nella speranza che possa essere un deterrente. Il sindaco di Como Alessandro Rapinese in una delle ultime sedute del Consiglio comunale ha parlato: il parcheggio della stazione unica di Camerlata sarà a pagamento per evitare la sosta per ore e ore e favorire la rotazione. Una soluzione che sembra inconciliabile con le attese dei pendolari, per i quali Palazzo Cernezzi sta pensando a tariffe non proibitive.