Nei mesi estivi l’Ispettorato provinciale del lavoro ha scoperto 219 lavoratori in nero ed emesso multe per 109mila euro
"Sono quasi tutte legate a doppio filo con gli illeciti di carattere tributario. E i numeri della nostra attività, nel corso dell’estate, sono davvero allarmanti". Commenta così Alberto Gardina, direttore dell’Ispettorato provinciale del lavoro della provincia di Como, la cui sede è a Monteolimpino, i risultati dei controlli effettuati nei tre mesi estivi (giugno, luglio e agosto), dagli ispettori comaschi, con il contributo del Nucleo speciale dei carabinieri e degli uomini della Guardia di finanza.
Ben 219 lavoratori in nero, oltre il 90% delle società e delle imprese controllate scoperte a non rispettare le norme sui contratti o quelle sulla sicurezza, quando non entrambe, multe per 109mila euro, 12 sospensioni di attività imprenditoriali per gravi carenze di sicurezza e ben quaranta per la presenza di lavoratori irregolari. "Attenzione però, non parliamo di dati raccolti per vessare le aziende comasche – prosegue Alberto Gardina – ma di interventi che vogliono tutelare le imprese, e sono la maggioranza, che rispettano le regole".
Ulteriori numeri contenuti nella nota dell’Ispettorato del lavoro: 40 provvedimenti di sospensione dell’attività per lavoro nero, 78 sanzioni per un totale di 109mila euro, 92 persone denunciate alla Procura di cui 83 per irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro, 204 aziende ispezionate, 180 quelle in cui sono state accertate irregolarità. Soprattutto nei settori turistico-alberghiero ed edile.