Dopo le ultime tragedie, sul lago di Como sono iniziati i pattugliamenti a piedi e con motovedette
Sei giovani turisti stranieri – tre tedeschi, due svizzeri e uno statunitense – sono stati multati per essersi tuffati nel lago di Como, dalle parti di viale Geno, dove da anni c’è il divieto di balneazione e dove una decina di giorni fa è annegato un 17enne. Pochi giorni dopo al Tempio Voltiano, nella zona dei Giardini a lago del capoluogo lariano, è annegato un altro 17enne.
Due tragedie che hanno spinto il prefetto di Como a impegnare le motovedette della Polizia e della Guardia di finanza per pattugliare il primo bacino del Lario e a disporre pattugliamenti a piedi. Un invito è stato rivolto anche ai comaschi: se notate qualcuno che si tuffa in acqua telefonate immediatamente alle forze dell’ordine. E la risposta dei cittadini non si è fatta attendere. Cinquanta euro la contravvenzione che i giovani hanno immediatamente pagato ai poliziotti della Squadra Volante, impegnati nel pattugliamento del primo bacino del lago di Como, le cui acque sono ancora gelide e quindi in grado di provocare uno shock termico che paralizza e impedisce di nuotare causando l’annegamento. Inaccettabile il bilancio degli ultimi cinque anni, con sei ragazzi stranieri annegati.