Confine

Ponte Chiasso, il progetto di riqualifica è ufficiale

Nei piani un supermercato, un parcheggio, un parco e un’area di sicurezza per l’accesso alla stazione e alla galleria di Monteolimpino

Il quartiere a ridosso del valico si appresta a cambiare volto
(Ti-Press)
30 maggio 2022
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Fa un passo avanti a Ponte Chiasso il progetto che prevede un supermercato e la riqualifica del quartiere a poco più di un centinaio di metri dalla dogana. Un intervento di cui si parla dal 2019. Il piano di recupero dell’area ex Lechler è stato depositato nei giorni scorsi a Palazzo Cernezzi da Esselunga, uno dei gruppi più importanti della grande distribuzione in Italia. La decisione di costruire proprio in quel punto una struttura commerciale di 2’500 metri quadri, del resto, non è casuale: la società strizza l’occhio alla clientela ticinese.

In estrema sintesi l’operazione contempla anche la costruzione di un parcheggio interrato da 300 posti auto, un parco pubblico attrezzato di 800 metri quadrati e la sistemazione di marciapiedi e attraversamenti pedonali lungo via Bellinzona, tra piazza Anna Frank e il valico di Chiasso strada. Il che porterà a eliminare i semafori e creare una rotonda. Il tratto di strada da e per la Svizzera sarà così trasformato in una zona 30 per la sicurezza dei pedoni.

Inoltre, il progetto che Esselunga stima di realizzare entro i prossimi due anni comprende pure la cessione al Comune di Como di un’area di 500 metri quadri destinata all’uso delle Ferrovie italiane e svizzere. La zona sarà destinata al transito di mezzi di manutenzione e di triage per eventuali emergenze essendo a ridosso dell’asse ferroviario e vicino alla galleria di Monteolimpino. D’altro canto, questo spazio rappresenta l’unico punto di accesso diretto su proprietà pubblica alla stazione di Chiasso e al tunnel.

Per il momento non si andrà, invece, a toccare la ex Albarelli, vicino alla Spina Verde, di cui si era inizialmente parlato. Sulla superficie dismessa della casa di spedizioni si ipotizzava di realizzare un megaparcheggio da 1’400 posti riservati soprattutto ai frontalieri, oltre a una stazione di taxi e di bus, sia di linea che turistici. L’opera come pianificata non risolve, dunque, il problema dei posteggi che a Ponte Chiasso è sempre più avvertito.