La stessa problematica è stata segnalata anche alla Prefettura di Varese. L’impegno sul confine è di intensificare i controlli
Sopralluogo nei boschi della droga di Solbiate con Cagno, aggrappati alla rapina, del prefetto di Como Andrea Polichetti che era accompagnato dal sindaco Federico Broggi. "Quello dello spaccio è uno dei temi che in questo 2022 ci vede maggiormente impegnati – sottolinea Broggi –. Per il prefetto è stata l’occasione per visionare il nostro territorio e le zone più critiche. Insieme con la Prefettura sarà possibile rafforzare le occasioni di controllo, in accordo con le forze dell’ordine". Solbiate con Cagno è l’ultimo comune della provincia di Como, confinante con Cantello, comune del Varesotto che, in fatto di boschi della droga, vive le stesse emergenze acutizzate anche dalla presenza di tossicodipendenti ticinesi. Un’attività illegale sempre più diffusa, allarmante. Lo conferma il sopralluogo del prefetto di Como, fatto decisamente inusuale.
Un’ulteriore conferma è arrivata dall’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza della provincia di Varese, nel corso del quale Chiara Catella, sindaco di Cantello, ha portato all’attenzione del prefetto di Varese Rosario Pasquariello e delle massime cariche provinciali di carabinieri, polizia e Guardia di finanza la situazione dello spaccio nei boschi della Valsorda (che si estende da Solbiate con Cagno, a Cantello, Malnate). Nel corso del vertice in Prefettura a Varese anche i sindaci di Arcisate, Viggiù, Malnate, Induno Olona e Besano hanno confermato il dilagare dello spaccio nei boschi compresi nei loro territori. Spaccio che significa anche pericolosa presenza di personaggi non proprio raccomandabili. Sia a Como, che a Varese l’impegno d’intensificare i controlli.