Oltrefrontiera i cittadini del Parco Pineta lanciano una petizione. La misura, motivano, potrebbe sostituire la campagna di abbattimenti
Anche il Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate non si sottrae all’invasione di ungulati, soprattutto cinghiali. Una presenza sempre più allarmante, in quanto pericolosa per coloro che nell’ampia riserva naturale vanno a correre, camminare, tenersi in forma, respirare aria buona. Anche se in Lombardia non sono stati registrati casi di peste suina africana, il virus aumenta la preoccupazione. Ecco quindi che un gruppo di residenti nei Comuni compresi nel Parco Pineta ha promosso una raccolta di firme per chiedere la sterilizzazione degli ungulati presenti nella riserva naturale protetta che si estende su un’area di oltre 48mila metri quadrati nelle province di Como e di Varese.
Il primo giugno inizierà la nuova campagna di abbattimenti, ma per i promotori della petizione la sterilizzazione sarebbe preferibile alla caccia: ‘‘Chiediamo il controllo degli ungulati mediante l’attivazione di un sistema di sterilizzazione e non tramite abbattimento selvaggio con arma da fuoco, che costituisce un pericolo diretto per la vicinanza dell’abitato e indiretto per la fuga di animali per le strade causa di incidenti e pericoli stradali’’. Una soluzione bocciata dal presidente del Parco Pineta Mario Clerici: ‘‘La sterilizzazione degli ungulati è una teoria che si scontra con la realtà per tanti aspetti. Economici e anche tecnici. Ci sono due strade: la sterilizzazione ‘chimica’, la pillola per intenderci, o quella chirurgica. Per quanto riguarda la prima strada, la capacità che hanno queste campagne di sterilizzazione di massa di colpire solo gli ungulati non esiste. Non solo c’è il fatto che con questo metodo tutti gli animali del bosco possono venire a contatto con queste sostanze sterilizzanti, con un notevole danno per la fauna e l’ecosistema, ma queste sostanze dopo qualche mese perdono efficacia e vanno somministrate di nuovo. La sterilizzazione chirurgica è altrettanto complessa: vuol dire catturare uno per uno gli animali, che stanno nascosti nel bosco, e operarli. Oltre ai costi è tecnicamente complicato, anzi impossibile’’.